Le narrazioni familiari sono frammenti esistenziali, tessere di un mosaico che, a volte, si incastonano inaspettatamente nelle nostre vite, anche se apparentemente scollegate. Questi ricordi, spesso custoditi in scatole o quasi dimenticati, possono riemergere in momenti di inquietudine, guidati da una rinnovata curiosità e dal desiderio di approfondire le storie sussurrate da familiari o ascoltate con commozione dai protagonisti. Tuttavia, molti dettagli, in particolare quelli intimi e sentimentali, rimangono celati dietro un velo di discrezione e riserbo. Forzare la conoscenza di questi aspetti potrebbe compromettere la fluidità della narrazione, rendendola frammentaria e discontinua. Alcune storie, invece, giungono al momento opportuno, rivelandosi spontaneamente e conducendoci verso orizzonti inesplorati. Queste narrazioni acquisiscono un’importanza consolatoria, diventando punti di partenza per nuovi sentieri. In esse risiede spesso una saggezza antica, filtrata attraverso valori autentici e sentimenti sinceri; sono carezze silenziose, promesse sussurrate, sguardi rivolti alla speranza. In “Una storia che consola” di Susanna Trippa, ci addentriamo nel cuore di una famiglia, quella dell’autrice, che durante la pandemia del 2020 riscopre la corrispondenza tra i suoi genitori. La conoscenza iniziale e la successiva passione dei suoi genitori negli anni Trenta, con le relative immagini e dettagli di vita, delineano il futuro di due giovani innamorati sullo sfondo dell’Italia fascista che preluderà alla Seconda Guerra Mondiale. L’autrice, commentando le lettere dei genitori, ripercorre la loro storia, rivelando aspetti inediti delle loro personalità. In un periodo difficile come quello del Covid-19, aggrapparsi ad una storia sincera e autentica, carica di emozioni genuine, si rivela una vera fonte di conforto. L’opera è profondamente intima; la narrazione stessa è un abbraccio rassicurante, una carezza che scalda l’anima e infonde fiducia. Lo stile è affascinante, la scrittura delicata, morbida e profondamente emozionante.
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