La Sindrome della Donna Maltrattata: Difesa o Condanna?

Il volume di Elisa Morano, pubblicato dalla DiamonD Editrice, esplora la “Battered Woman Syndrome” (BWS), o Sindrome della Donna Maltrattata. Introdotta nel 1970 dalla psicologa Lenore E. Walker, la BWS descrive le conseguenze psicologiche e comportamentali derivanti da prolungata violenza domestica. Le vittime mostrano spesso sintomi simili a quelli del Disturbo da Stress Post-Traumatico (DPTS), conseguenza di abusi ripetuti che compromettono la capacità di abbandonare la relazione violenta. Walker ha formulato due teorie chiave. La prima, ispirata agli studi di Seligman sulla depressione e sulla “learned helplessness”, spiega l’apatia e la paralisi che caratterizzano molte donne in situazioni di violenza intima (IPV). Questa condizione le intrapppola in un ciclo di abusi (“Cycle of Abuse” o “Cycle of Violence”), rendendo difficile la fuga. La seconda teoria rileva come, nell’impossibilità di interrompere il ciclo, la vittima può arrivare ad agire contro il proprio aggressore, anche con conseguenze letali. La BWS amplia il concetto di legittima difesa in casi di omicidio di partner violenti, considerando la donna come una virtual prigioniera in un ambiente di terrore e isolamento. Tuttavia, l’applicazione di questa sindrome nel sistema giudiziario rimane oggi oggetto di dibattito.