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Molestie VIP: molti “personaggi” si rivelano animali come tutti gli altri

Continua ad esplodere il vaso di Pandora. Mi riferisco a quello che emerge ogni giorno, e con sempre maggiore frequenza, circa le pratiche sessuali nel mondo del cinema.

A dire il vero, non capisco tutto questo scalpore. Certo, l’argomento produce un notevole interesse mediatico da parte di molti settori della popolazione. In qualsiasi parte del mondo. In effetti, il sesso è forse la pulsione principe, all’interno della nostra vita e della nostra evoluzione.

Ecco, forse dovremmo partire proprio da questa considerazione, da questa consapevolezza. Il sesso è sempre stato, e continua ad essere, merce con valore di scambio. E il nostro sistema occidentale ha fatto del corpo il portatore di questo valore. Tanto per i maschi quante per le femmine. Se, dunque, per un po’ di sesso riesco ad ottenere ciò che desidero e magari anche un maggiore potere economico, alla fin fine non è poi qualcosa di così grave. In realtà, questo avviene in tutti gli ambienti. In quello dell’imprenditoria, in quello della politica, del mondo del lavoro in generale, e non può essere altrimenti. Siamo tutti parte di questa umanità, tanto i maschi quanto le femmine.

Nonostante tutto quello che ho appena scritto sia evidente, voglio però spiegare perché in questo preciso momento storico una cosa di questo genere suscita un tale scalpore.

Siamo in una società edonistica, ossia in una società dove ciò che è importante è il piacere, un piacere legato alla bellezza fisica. Il corpo non contiene nulla. Il corpo è solo apparenza da vendere all’interno di un film. E ognuno di noi può fare un film della sua stessa vita. Ci sono i selfie e i video su YouTube. Possiamo apparire come vogliamo. L’importante è non mostrarci per quello che siamo. E nel mondo del cinema un attore non è nulla e, senza identità, è solo un personaggio che può fare cassetta. Non interessa a nessuno sapere quello che pensa e quello che prova nella sua vita privata. L’unico obiettivo è raggiungere la fama. Lo sanno tanto i maschi quanto le femmine. Non parlerei neppure di prostituzione, ma di regole di ingaggio.

Oggi, va molto di moda parlare di stupro che, purtroppo, viene praticato da sempre. Solo che oggi lo sappiamo con maggiore frequenza. I social media e la rete ci mettono a conoscenza di una pratica che non è stata mai abbandonata.

E così si rivitalizza il cinema. E molti personaggi, che venivano considerati dal pubblico come un’icona cui fare riferimento, ora si rivelano essere animali come tutti gli altri. Sino a quando il corpo non ritornerà ad essere il luogo volontario di un piacere altrettanto volontario, continueremo a comportarci in questo modo. Certo, io mi domando: quando mai il corpo dell’essere umano è stato espressione della propria volontà?

È solo questione di mercato, per farci credere che attori e registi sono esseri umani.

Sarà.


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