Alex Nocera: Un Maestro del Clubbing, Tra Consolle e Management

Alex Nocera è più di un semplice collega; è un amico, un fratello, un pilastro del settore musicale. Nove anni fa, ha segnato l’inizio di una collaborazione radiofonica che continua tutt’oggi, un legame forgiato nella stima reciproca e nella condivisione di momenti cruciali. Dietro la consolle e, soprattutto, nello studio di produzione, Alex si rivela un professionista impeccabile. La sua carriera è costellata di successi: ha lavorato con artisti di calibro internazionale, ha prodotto brani di grande successo, si è esibito in tutto il mondo e ha collaborato con importanti network televisivi. In un mondo spesso disilluso, Nocera rappresenta un’eccezione: uno dei pochi professionisti seri e competenti. La sua disponibilità è assoluta, che si tratti di un top DJ o di un giovane emergente: risponde sempre a tutti con la stessa cortesia. La sua carriera da produttore è costellata da collaborazioni scelte con cura, guidate dalla passione per la musica e dall’ispirazione artistica, mai dal mero nome o dalla popolarità dell’artista.

Gestisce anche una propria agenzia di management. Un’impresa ardua nel settore musicale attuale, ma dettata dalla volontà di creare una squadra di giovani talenti, di guidarli e sostenerli. Questo spirito di squadra si concretizza nella Black Hand, un collettivo nato circa tre anni fa con l’obiettivo di aiutare i giovani produttori promettenti, spesso privi delle risorse necessarie per emergere. La sua vita privata è altrettanto stimolante: un uomo dai valori tradizionali, che preferisce la conquista amorosa a qualsiasi scorciatoia. Ricorda con affetto la sua prima esperienza all’Altromondo Studios, che ha segnato l’inizio di importanti legami professionali e personali. Un’esperienza negativa, invece, è stata una serata in un locale del sud, dove l’affluenza era ben lontana dalle aspettative.

Riflettendo sul fenomeno dei giovani arroganti nel settore, Nocera sottolinea come la mancanza di pazienza, l’immediatezza e la cultura del social media, contribuiscano a creare una generazione saccente e poco umile. Nonostante i successi, non nutre rimpianti, ma ambizioni future, come quella di collaborare con Axwell, il suo artista preferito. La sua passione per la radio, sia dal lato tecnico che come speaker, è sempre stata forte, seppur momentaneamente accantonata per concentrarsi sulla sua carriera di DJ. Mentre riconosce la presenza di conduttori radiofonici poco preparati, preferisce non fare nomi, nel rispetto del lavoro altrui. La programmazione radiofonica è uno dei suoi ruoli preferiti, un’attività che vorrebbe riprendere in futuro. Essendo astemio per una condizione di salute, sottolinea la sua capacità di esibirsi brillantemente anche senza l’ausilio di alcol. Infine, rivela con ironia come la domanda “e poi cosa fai?” a seguito della presentazione come DJ sia una costante nella sua vita. Conclude con un grido liberatorio, un’espressione della passione e della dedizione che lo hanno caratterizzato per tutta la carriera.