Una rivisitazione moderna de L’Avaro

Una rivisitazione moderna de L’Avaro

Assistire a una commedia del 1669 che suscita ilarità e riflessione è possibile? Certamente, soprattutto se magistralmente diretta. La rappresentazione de L’Avaro di Molière, con la regia di Ugo Chiti e Alessandro Benvenuti nel ruolo di Arpagone, ne è la dimostrazione lampante. L’opera, un vivido ritratto di dinamiche familiari e sociali ancora profondamente attuali, esplora la cupidigia non solo come attaccamento ossessivo al denaro, ma come aridità morale e umana. La definizione stessa che Arpagone affibbia ai propri figli – “zecche” – è emblematica. Temi quali i matrimoni di convenienza, la solitudine derivante dalla mancanza di affetto, i debiti e l’usura, trovano spazio in questa rappresentazione. Benvenuti, straordinario come l’intero cast, e la regia di Chiti, che si allontana dalla trama originale con una rilettura originale, donano allo spettacolo un ritmo incalzante. Le due ore di spettacolo volano via in un susseguirsi di risate spontanee, grazie alla vivida caratterizzazione dei personaggi fin dalle prime battute e a una scenografia essenziale e dark, forse inaspettata. Un adattamento libero e moderno, quasi “rock”, di un capolavoro classico. Regia di Ugo Chiti. Con: Alessandro Benvenuti, Gabriele Gioffreda, Lucia Socci, Giuliana Colzi, Andrea Costagli, Massimo Salvianti, Dimitri Frosali, Paolo Ciotti, Giuliana Colzi, Elisa Proietti. Produzione: Arca Azzurra Teatro. Durata: 2 ore e 15 minuti. Per le date del tour: http://www.arca-azzurra.it/tournee.htm Iscriviti alla newsletter per rimanere aggiornato sugli eventi! [mailpoet_form id=”2″]