Sarà sicuramente un successo! A cosa mi riferisco? Al programma che andrà in onda da domani – 90 Special, dedicato agli anni ’90 (lo conduce Nicola Savino, in prima serata, su Italia). Non potrebbe essere altrimenti. Perché? Per una serie di motivi relativamente banali e grazie ai quali questo ulteriore programma dedicato ai ricordi, alla memoria del tempo che fu, al passato della nostra nazione sarà particolarmente amato.
Il paradosso è che proprio le menti giovani, che potrebbero guidare il paese, o anche solamente la tv e quindi i suoi contenuti, non amano rischiare, e trovano nel passato una qualche sicurezza e la certezza del successo.
Spesso le produzioni acquistano da altre nazioni programmi già testati, intervenendo tutt’al più con un adattamento funzionale al pubblico italiano. Risultato: triste e deprimente omologazione.
E dunque, anche questa volta, eccoci di fronte all’ennesimo programma che parla degli ultimi anni d’oro, ricchi di creatività e sperimentazione. E sarà seguito dai soliti 2 milioni di telespettatori, quelli che hanno cambiato canale, dopo aver visto la D’Urso. Di certo non avrà un pubblico giovane e di sicuro non porterà nessuna novità, se non quella di aumentare il volume del portafoglio del conduttore, cosa che tanto nuova poi non è.
Stiamo camminando proprio guardando indietro. I soliti contenuti, i soliti opinionisti e ancora una volta andremo a dormire senza che in tv nulla di nuovo sia accaduto.
Insomma, il solito stagno italiano delle idee.
Buona nuotata, per coloro che amano l’acqua stagnante, e che non vedono orizzonti oltre il loro naso.
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