I Måneskin: Talento, Sicurezza e il Mito della Falsa Umiltà

I Måneskin: Talento, Sicurezza e il Mito della Falsa Umiltà

Alcuni li trovano sfrontati, altri addirittura insopportabili. Tuttavia, milioni di fan contribuiscono al loro successo, testimoniato dai dischi d’oro e platino, dalle visualizzazioni su YouTube che raggiungono cifre astronomiche, dai concerti sold out e dalle code interminabili ai loro incontri con il pubblico. La band, capitanata dal carismatico Damiano David – l’unico maggiorenne del gruppo –, ha conquistato, a partire dal palco di X Factor, un’audience trasversale per età e genere. Hanno infuso nelle trasmissioni televisive energia positiva, talento, passione e un’autentica anima rock, capace di ispirare chiunque a sognare di diventare una groupie. Damiano, indiscutibilmente la figura centrale, cattura l’attenzione con la sua presenza scenica magnetica e una voce potente, ma i suoi compagni non sono certo da meno. Victoria (basso), Ethan (batteria) e Thomas “Er Cobra” (chitarra) sono elementi fondamentali del loro successo, un risultato senza precedenti nella storia dei talent show. Il secondo posto a X Factor si è rivelato solo un punto di partenza: il vero trionfo è arrivato col tempo, un successo meritato grazie al loro impegno costante. Giovani, ma professionalmente preparati e responsabili. Molti criticano il loro atteggiamento, bollandolo come egocentrico, eccentrico, esagerato, persino arrogante. Ma a volte basta concentrarsi sulla musica, perché in questo sono innegabilmente maestri. Si legge spesso: “Non hanno inventato nulla, c’è stato di meglio”. Vero, ma ciò non toglie che propongono musica di alta qualità, un aspetto tutt’altro che scontato. Damiano è una star nata, a suo agio sul palco, e poco importa se sfoggia cappotti leopardati, maglie a rete o tatuaggi che lo autoproclamano “Cristo”. È libero di essere sé stesso, di esprimere la sua personalità. Giovane, affascinante e talentuoso, non ha bisogno di consigli su come “scendere dal piedistallo”; se è lì, se lo è meritato, così come i suoi compagni. Questi quattro “ragazzi di Roma” sono lontani dall’immagine del “presuntuoso e sfrontato”. Le critiche negative sono sempre in agguato, ma non è che siamo diventati troppo abituati alla finta umiltà? Quanto sarebbe credibile sentire Damiano David dire: “Non mi sento pronto, non capisco questo successo”? Zero credibilità, come per tanti altri che pronunciano frasi simili. La loro consapevolezza del successo è innegabile, evidente dal modo in cui riescono a coinvolgere un intero Forum di Assago. Ma consapevolezza non significa arroganza, soprattutto se supportata da una preparazione impeccabile. Se fossero davvero arroganti, non passerebbero ore in sala prove per perfezionare le loro performance. Questa è la vera differenza. Certo, alcuni preferiscono l’immagine dell’artista umile e timido, con gli occhi lucidi che ringrazia incredulo per gli applausi (quando la sincerità è palpabile, è sempre bello), ma la sicurezza non è incompatibile con l’emozione, e i Måneskin lo hanno dimostrato più volte. Vogliono lasciare un segno indelebile, con l’entusiasmo di chi ha ancora la vita davanti e lavora ogni giorno per realizzare i propri sogni. Il loro singolo “Chosen” racchiude tutto: “This is not music, this is life, this is what I live for”. Auguro ai Måneskin di raggiungere tutti i loro obiettivi, mantenendo la sicurezza e l’attitudine a “spaccare tutto”. Che dimostrino la loro umiltà lavorando sodo e ignorando i detrattori. Quindi, bravi e sicuri di sé per tutta la vita! Il tour? Ventiuno date sold out in Italia, e biglietti esauriti ovunque. Complimenti ai fortunati che sono riusciti ad accaparrarsi un posto! Buon tour!