Gabriele Esposito: Oltre X Factor, Sognando il Ruolo di Cattelan

Gabriele Esposito: Oltre X Factor, Sognando il Ruolo di Cattelan

Arisa, assegnazioni discutibili… Gabriele Esposito avrebbe potuto trionfare a X Factor, ma il destino ha voluto diversamente. Immagine da bravo ragazzo, stile chitarristico alla Ed Sheeran, un talento pronto a riscattarsi dopo la delusione dell’anno precedente, lasciando Fedez, il suo mentore, con l’amaro in bocca. Ma la vittoria è sfuggita. Il pubblico italiano, legato ai soliti stereotipi, non ha premiato il suo potenziale. Eppure, lui sembra sereno. Gabriele, molti ti davano come vincitore. Cosa è successo? “Sono successe tante cose. Non dico ‘avrei vinto se…’, ma alcune scelte musicali non sono state ottimali. Inoltre, il cast era molto forte, e per competere avrei dovuto esibirmi nei miei punti di forza, anziché sperimentare in territori meno familiari”. Si dice che Fedez fosse stanco quest’anno. Ha influito sulla sua guida? “A volte lo vedevo scoraggiato, ma non penso abbia lavorato con meno impegno. Teneva molto alla squadra; ho passato bei momenti con lui”. Avevi una voce straordinaria, ma ti criticavano per la mancanza di ‘grinta’. Cosa ti ha limitato? “L’ansia gioca brutti scherzi. Cantare brani non scelti da me mi ha penalizzato. Avrei avuto più impatto rimanendo fedele allo stile delle audizioni, dove ero più autentico”. È stata la tua seconda partecipazione. Alla prima, Arisa ti preferì altri. Cosa pensi? “Rispetto la sua decisione. Grazie a quella scelta, sono successe cose importanti, incluso il ritorno a X Factor”. Credi che in Italia i giovani talenti siano svantaggiati rispetto ad altri Paesi? “I talenti ci sono, ma siamo indietro sulle tendenze musicali. Ma il talento non manca”. Al Loft, sembravate tutti amici. Litigi? “Ci sono state incomprensioni, ma niente di grave”. Come ti senti uscendo da un talent e vedendo la TV dimenticare talenti validi? “La TV è a doppio taglio. Bisogna accettare i pro e i contro. Chi ti segue, lo fa per la tua musica, non per la posizione in classifica. La musica non è competizione”. Meglio un inedito mediocre o una cover di successo? “Non esistono inediti mediocri. Canzoni che sembravano banali sono diventate hit”. Progetti futuri? “Tantissima musica e concerti. Per ora, lascio parlare la musica”. Se potessi sostituire un giudice di X Factor… chi? “Nessun giudice. Preferirei il posto di Cattelan!”. Quando ti dicevano “E poi cosa fai?”, cosa pensavi? “È una mentalità diffusa, ma comprensibile. Però qualcosa sta cambiando: la gente vuole autenticità, non solo televisione. Questo mi dà speranza”. Infine, qualcosa che ti sei tenuto dentro? “Mi dispiace, niente spoiler sui miei nuovi singoli!”. Grazie, a presto!