Un’irriverente discesa sociale: il romanzo di Federica Cacciola

“Salve a tutti. Sono Marty, per gli amici. All’anagrafe Martina Dell’ombra de Broggi de Sassi, un nome piuttosto lungo, direi. Su Facebook sono semplicemente Martina Dell’ombra, per sentirmi più vicina alla gente comune. L’umiltà è fondamentale!” Martina, una giovane romana di venticinque anni, residente nel quartiere benestante di Roma Nord – un’area abitata da professionisti e appartenenti alle classi più elevate – racconta nel suo libro un’esperienza tanto drammatica quanto insolita: priva del suo autista personale, si trova costretta ad affrontare la sfida degli spostamenti con i mezzi pubblici. Un appuntamento di vitale importanza per la sua vita sociale è in gioco. La giovane donna, abituata al lusso della sua casa rosa e scintillante, deve ora addentrarsi nella realtà, a suo dire, degradata di Roma Sud, che considera un miscuglio di povertà e diversità culturale. Il suo assistente filippino l’ha preparata a questa impresa, ma l’impatto con la quotidianità di questa parte della città si rivela più complesso del previsto. La giovane ereditiera affronta incontri scomodi, un mondo che le appare ostile e sgradevole. Armata di un’elegante pashmina per proteggersi dai miasmi della “gente comune” – odori di sudore, di precarietà e di ciò che considera bruttezza – e accompagnata dal suo cane di razza (Copain, ovviamente, un cane elegante, che non si lamenta mai), intraprende questo viaggio in un territorio percepito come arido e ostile. Ammira Berlusconi e sfoggia tacchi a spillo da 12 cm, disprezza i poveri ( convinta che la loro condizione sia frutto di una scelta personale), considera la religione cattolica la più diffusa e quindi la migliore, e venera icone quali Lady Diana, Jennifer Lopez e Melania Trump. In questa narrazione romanzata, Martina rivela la sua decisione di scendere in campo politico. In realtà, dietro il personaggio di Martina Dell’Ombra si cela Federica Cacciola, un’artista teatrale. Questo libro rappresenta per Federica l’occasione di rivelare completamente se stessa, rompendo le barriere tra la sua vita artistica e la sua persona.