Avete mai pensato a quanto tempo stanno con noi le scarpe?
Praticamente tutto il tempo che siamo fuori casa e quando siamo in casa ce le ritroviamo nel mezzo del passaggio, nel bagno o nel ripostiglio, vicino alla porta d’ingresso o in camera.
Scarpe estive, invernali, con i tacchi o basse, scarpe da tennis, scarpe da trekking, stivali….un elenco infinito di varianti, colori, foggia e dimensioni.
Quante volte abbiamo invitato più o meno caldamente i figli o il partner a metterle in ordine? Quante volte le abbiamo riposte nell’armadio o nel porta scarpe, ma sembra che le scarpe non possano stare in ordine…ed ecco che compaiono ovunque. Una accanto all’altra o disordinatamente sovrapposte; sempre nel mezzo del passaggio, dobbiamo scavalcarle, spostarle, talvolta ammucchiarle.
Quando siamo in strada ci capita di pensare alla loro comodità e mentalmente benediciamo la scelta fatta; altre volte quando ci procurano dolore ai piedi avremmo desiderio di disfarcene. Quando torniamo stanchi la sera oppure da un viaggio la prima cosa che pensiamo durante il tragitto di rientro è: “Mi tolgo le scarpe” ed in effetti è la prima cosa che facciamo rincasando: “Via le scarpe!”
Pensate quanti momenti condividiamo con questi accessori, quanto denaro investiamo per gli acquisti, quante discussioni e scaramucce provocano in famiglia per la loro cura, la pulizia e il riordino.
Eppure, in questa cultura, non sarebbe pensabile farne a meno. Con i tacchi o basse, con borchie o paillettes, aperte o chiuse, costosissime o meno, sono un accessorio sempre nei piedi….sempre tra i piedi!!
E… mi raccomando fate attenzione a non perderne una… a meno che non sia di vetro!
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