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L’irriverente Simone Di Matteo a Nadia Toffa: “il tuo è uno dei sorrisi più belli inondanti il piccolo schermo”

A volte le cose belle inaspettatamente accadono. Capitano con semplicità, non a te, ma agli altri naturalmente. Le gioie inattese sono lussi per chi può permettersele. In fondo non deve esserci un senso a tutto obbligatoriamente. C’è chi nasce con la camicia e chi senza. Perciò non prendetevela. Poteva andare indubbiamente meglio, ma anche certamente peggio! Sicuro, peggio di così si muore, oppure, come diceva Davide, uno che di baggianate se ne intende, nei casi in cui tutto va a rotoli, ci si può asciugare giusto il volto e così andare avanti. Non si può fare altrimenti, o vai avanti o sprofondi nello stupore di quel che realmente sei: il nulla sottratto al niente!
Io per esempio non mi stupisco più, ho smesso, avendo visto cose che voi social drunk non potete nemmeno immaginare, incontrato persone purtroppo da non dover ricordare e perso, grazie al cielo, treni aerei e portafoglio. L’unica cosa che ho cucito sulle pagine della mia pelle è quella dignità che in molti dimenticano di possedere!

Su Italia1 le Iene, programma di approfondimento e di attualità che propone indagini e reportage tentando uno stile alle volte irriverente e altre volte satirico, chiudono i battenti, per qualche mese, tra molestie irraccontabili subite da una undicenne da parte del maestro di Karate, il furto d’identità ai danni di Emis Killa, interviste a nuove piccole e improponibili rapperstar agghindate in stile madonna di Loreto sconosciute alle loro madri e disconosciute dai parenti tutti e il non atteso ritorno di Bello Figo (un nome che tutt’è tranne che una garanzia). Per l’ultima puntata, condotta dalla sempreverde Ilary Blasi, una delle poche che mi piace, le Iene non si sono fatte mancare proprio nulla, potevano giusto risparmiarci la scontatezza di Teo Mammucari! Più di ogni altro servizio si è fatta però sentire la non presenza di Nadia Toffa, ormai assente giustificata da qualche settimana. “Chi è Nadia Toffa” direbbe a gran voce a questo punto Gabriele Cirilli, un grande della comicità italiana, nei panni della famosissima coatta dall’inesauribile verve e dall’abbigliamento shocking che risponde al nome di Kruska. Nadia Toffa intanto non è morta (ma chi le partorisce certe stronzate!), per chi ancora non la conoscesse, anche se questo mi sembra improbabile, tipo la mia partecipazione in gara alla prossima edizione del festival di Sanremo, è quella Donna che pochi mesi fa ha dimostrato al mondo intero (la ricerca annuale di google potrà confermarvelo) quanto coraggio e quanta forza si nasconde spesso dietro le fragilità di chi combatte per la propria esistenza, per la vita delle proprie speranze e per i propri sogni. Una Donna che molte donne, e altrettante simili o similari, dovrebbero tenere sempre presente. Il suo, nulla togliere al mio, è uno dei sorrisi più belli inondanti il piccolo schermo, e lei resta, indiscutibilmente, una delle persone più oneste e brillanti che tutti abbiamo potuto ammirare in televisione nel corso degli ultimi anni, perciò carissima Nadia, forza e coraggio, ti aspettiamo con occhi vigili e braccia aperte!!! Siamo tutti con te!

Per Simona Ventura, riportata da Maria De Filippi nel suo habitat naturale, si annuncia invece un’estate a dir poco bollente. Secondo le indiscrezioni lanciate da Davide Maggio, il più famoso tra i blogger nostrani, la vedremo, prossimamente, a condurre la prima edizione celebrity di Temptation Island in onda a partire dal prossimo settembre.

Interessantissimi, e forse per questo futile e alquanto irrisorio motivo non sono stati trasmessi né da Mediaset né da Rai, i Diversity Media Awards (riconoscimento annuale assegnato da Diversity, associazione no profit fondata da Francesca Vecchioni che premia i personaggi e i migliori contenuti media che hanno contribuito a una rappresentazione valorizzante delle persone e delle tematiche LGBTI) sono giunti alla terza edizione. Tutto più o meno perfetto. Ottima la direzione artistica e la conduzione di Fabio Canino affiancato sul palco da Diana Del Bufalo e da Guglielmo Scilla in veste di inviato speciale. Eccellenti gli interventi delle istituzioni. Grandi i nomi dei partecipanti dal mondo dell’economia a quello dello sport, dal mondo dello spettacolo a quello della cultura. Magnifico This is me (Questo sono io) il claim di quest’anno da intendersi rivendicazione coraggiosa e orgogliosa della propria identità, qualunque essa sia. Stellati gli chef che hanno condito la (s)cena. Prestigiose tutte le testimonianze di chi vuol davvero cambiarlo il nostro Belpaese che sembra ogni giorno assomigliare sempre di più ad un formaggio molle e sempre meno ad una nazione seria. Peccato solo non abbiano istituito il premio “miglior irriverente dell’anno”, modestia a parte, l’avrei vinto io. Pensateci, appuntatevelo magari per il prossimo anno!!!

Post Scriptum: Volevo dire a Fabrizio Corona che nonostante tutto di Barbara d’Urso ce n’è una, mentre di “persone” come lui, mi scusino le altre, purtroppo ne è pieno il mondo!


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