IL RICERCATORE DI EMOZIONIRUBRICHE

Resilienza, la capacità di andare avanti nonostante le avversità

La mente ricerca soluzioni. Il corpo sostiene le azioni. Le emozioni intervengono in aiuto.

Questa settimana voglio parlare di una capacità mentale che ha a che fare con i sentimenti e le emozioni ma che non si può considerare tale.

Una di quelle risorse, che noi esseri umani abbiamo imparato ad allenare, per riuscire a convivere con le relazioni e il dolore che queste comportano.

La vita ci insegna da subito cosa sia il dolore. Iniziamo a pensare alla nascita e al trauma del parto.

Certo a livello conscio dimentichiamo questa terribile esperienza, ma a livello inconscio molti di noi lo vivono come il primo trauma.

Resistere al passaggio e vincere la sfida di venire al mondo nonostante dentro la pancia della mamma ci si senta protetti e a nostro agio.

Dal giorno in cui ci danno i primi schiaffi, per fare il primo respiro, è chiaro che il nostro compito sarà di tenere duro e aprire gli occhi alla vita.

Nell’arco della nostra esistenza incontriamo infinite occasioni che ci portano a soffrire e a farci perdere la forza di vivere.

Il desiderio si perde nei meandri della mente appesantita e circondata dal buio. La voglia sparisce e subentra il dovere. Non tutti troviamo il perché al fatto di poterci rialzare da una caduta.

In tanti si accasciano e restano a terra. Altri riprendono a camminare ma piegati e abbattuti a livello emozionale.

Scarichi. In azione come automi. Il corpo è il primo a manifestare la nostra sconfitta. Sguardi bassi e spalle ricurve.

La luce degli occhi si spegne e l’emozione che ci accompagna è la paura.

Nei casi in cui la vita ci riserva delle sconfitte in amore, amicizia, lavoro o vita in genere la prima cosa che ci viene in mente di conseguenza è di mollare tutto e scappare lontano.

Fermare il tempo per avere modo di trovare una soluzione. La vita procede e noi ci ritroviamo sospesi, confusi e senza forze.

Come fare?

Qui interviene la resilienza.

La capacità di andare avanti nonostante le avversità.

Quella forza che si trova, non si sa dove, per rimotivarci e non perdere l’obiettivo di arrivare alla nostra meta nonostante tutti gli ostacoli.

Perché se è vero che il dolore e i problemi sono solo occasioni per trasformare la nostra vita, possiamo credere in questo e avere fiducia in quel che accade come risorsa utile per ottenere nuovi risultati.

Abbiamo bisogno di diventare resilienti.

Lo scopo è resistere a qualsiasi meteorite ci cada sulla testa.

Il segreto per arrivare dove abbiamo sempre desiderato è di non sentirci gli unici.

Anche se nella gioia siamo simili e nel dolore ognuno si ritrova a fare i conti con se stesso.

Per tutti è lo stesso processo mentale.

Prima siamo vittime per poi capire che siamo stati fortunati ad aver vissuto quel dolore.

Perché anche chi ha pensato di perdere una parte importante del suo essere ha nel tempo scoperto un arricchimento sul grado di percepire e di creare con il nuovo sé.

A volte confondiamo la resilienza con il resistere e subire ciò che non ci piace. Pensiamo di essere noi quelli sbagliati. Ci sentiamo vittime. Questo ci porta a soffrire, accettando di venir ripetutamente feriti.

Rialzarci, dopo aver subito un duro colpo, è una qualità che ci salva. Ci aiuta a diventare più forti.

Credere sempre che la vita ci riserverà qualcosa di meglio, anche nei momenti più difficili dove la vita ci mette a dura prova, concentriamoci su chi ci ama con la certezza di essere importanti per qualcuno. Il nostro dovere morale è non mollare mai.

Creiamo una palestra mentale e alleniamoci a superare qualsiasi attacco. Riempiamo ogni spazio emozionale d’amore, perché questo ci permette di alzare la testa e guardare la vita sempre con un nuovo sguardo.


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