Il cantautore Il Cile: un’esclusiva sul nuovo singolo di Bianca Atzei e la collaborazione con Jerico

Un suono internazionale caratterizza il brano, un inno alla libertà, un viaggio introspettivo in cui emozioni profonde, ricordi indelebili e notti intense si fondono in un ritmo palpitante, un battito solo per se stessi. L’isola diventa rifugio e, al contempo, trampolino di lancio verso nuove prospettive di vita, autentica e genuina. Questa intervista approfondisce la genesi del singolo e le scelte artistiche di Il Cile.
**Domanda:** Come è nato questo singolo e quali sono le tue aspettative?
**Risposta:** L’idea è nata da una solida amicizia, sia umana che professionale, con Veronica (Bianca Atzei). Da tempo desideravamo collaborare a un progetto innovativo. La collaborazione con il producer Jerico, autore Warner e nuova figura di spicco nel panorama discografico, si è rivelata l’ingrediente perfetto. Considerando la crescente tendenza italiana a sperimentare produzioni “one shot”, con diversi autori e artisti, ho proposto a Veronica questa canzone, scritta nel periodo del suo ritorno dall’Isola dei Famosi. Lei è rimasta colpita e ha suggerito di trasformare il progetto in una collaborazione a tre, dando così vita a “Come un’isola”. Sebbene inizialmente legato al reality show, il brano ha assunto un’identità propria, svincolandosi da quel contesto. Il processo creativo è stato fluido e spontaneo, privo di forzature, ed è questo che ha reso il risultato così appagante.
**Domanda:** Prevediamo future collaborazioni come autore per altri artisti?
**Risposta:** Scrivere per altri è sempre stato parte integrante del mio lavoro. Ho collaborato con i Negrita e numerosi altri artisti. Concilio la carriera di cantautore con quella di autore, e la trovo un’esperienza appagante. Ho sempre avuto la fortuna di lavorare con persone con cui condivido affinità artistiche e umane, una visione comune che rende la collaborazione naturale e armoniosa.
**Domanda:** Puoi anticipare qualcosa sui tuoi progetti futuri?
**Risposta:** Dopo aver completato la mia trilogia discografica con “La fate facile”, che ha rappresentato un percorso introspettivo, sto cercando di ridefinire il mio stile, la mia prosa, le mie tematiche, integrando musica e parole in modo inedito. Per questo motivo, sto collaborando con un producer molto diverso dai precedenti. Apprezzo gli artisti capaci di reinventarsi nel corso della carriera, come David Bowie, un esempio di continua evoluzione artistica.
**Domanda:** Il tuo prossimo lavoro avrà sonorità simili a questo singolo?
**Risposta:** Il mio obiettivo è un suono più internazionale. Il cantautorato italiano ha schemi ben definiti, a cui voglio sottrarmi. Desidero creare musica che suoni come quella americana o inglese, senza preconcetti. Il cantautorato non si limita a chitarra e pianoforte, ma risiede nelle storie che si raccontano. Sono cresciuto con cantautori che utilizzavano chitarra e voce, ma voglio superare questa fase, integrando elementi pop di respiro mondiale con tematiche profonde.
**Domanda:** Dopo “Ho smesso tutto”, hai in programma un nuovo libro?
**Risposta:** Sto lavorando con mio cugino, esperto del mondo editoriale e scrittore di talento, a un romanzo a quattro mani. Sarà un vero romanzo, con una struttura narrativa classica, che rievoca la nostra adolescenza, raccontando le vicende di un ragazzo nell’estate di fine anni ’90.