Loredana Bertè: Un’Intima Conversazione su Vita, Amore e il Ricordo Indelebile di Mia Martini

L’eclettica e controversa Loredana Bertè, icona del rock italiano, si apre in un’emozionante intervista con Maurizio Costanzo, ripercorrendo una vita intensa e segnata da alti e bassi. Attraverso immagini evocative, la cantante rivela aspetti inediti della sua esistenza, partendo da un’infanzia difficile. “La regola del niente”, spiega, descrivendo una realtà familiare segnata da privazioni economiche e un rapporto complesso con i genitori, “significava proprio questo: non avevamo nulla”. Il padre, preside severo, e una madre sposata a quindici anni, più bambina che genitrice, lasciarono profonde cicatrici nel suo animo. Un legame indissolubile, invece, quello con la sorella Mia Martini. “Con Mimì eravamo in simbiosi – confessa Bertè – gli altri ci sembravano estranei”. A tredici anni, le due sorelle lasciarono la casa familiare. Il ricordo della povertà, della fame e dei sacrifici, è vivido: “ricordo un bar che ci offriva tramezzini gratis; non potrò mai dimenticarlo”. Il pensiero di Mia Martini, la sorella scomparsa, pervade l’intero racconto. “Non c’è giorno in cui non mi manchi disperatamente”, dice con la voce rotta dall’emozione. Il rimpianto più grande? “Non averle detto ‘ti voglio bene’ diecimila volte. Non l’ho mai stretta, non l’ho mai abbracciata abbastanza”. Descrivendo Mia Martini, Bertè la definisce “una pazza, perché faceva tutto senza pensare”, ma aggiunge che “il tempo non cancella nulla, quando lei è morta, una parte di me è morta con lei”. L’intervista si conclude con una riflessione sull’amore. Bertè dichiara di essere “casta e pura” da venticinque o trent’anni, ricordando l’ultimo amore, quello con Borg.