Emanuele Dabbono: Leonesse, un album live che celebra la famiglia e la musica

Il cantautore Emanuele Dabbono ha rilasciato il suo ultimo lavoro, un album live intitolato “Leonesse”. In questa intervista, scopriamo l’ispirazione dietro il titolo e il significato profondo di questo progetto. Dabbono, artista umile ma con una forte passione comunicativa, ci svela la sua visione della musica e del suo percorso. L’album cattura l’energia vibrante dei suoi concerti, un’esperienza che, come sottolinea l’artista, è unica ad ogni esibizione grazie all’improvvisazione e alla profonda sintonia con la sua band.
La scelta del titolo “Leonesse” non è casuale. Come spiega Dabbono, leonesse rappresentano forza e protezione materna, un’immagine potente che richiama una frase del suo precedente album, “Siberia”, dove immagina se stesso come una donna, forte e intelligente come le leonesse che ha osservato. Questo CD, inoltre, è una dedica speciale alle sue figlie, il suo più grande successo, per usare le parole di Dabbono, “certificato FIMI”. Tuttavia, egli auspica che le sue figlie intraprendano strade diverse dalla sua, evitando le difficoltà e le pressioni legate al nome di famiglia.
La decisione di pubblicare un album dal vivo nasce dalla consapevolezza maturata con “Totem”, un album che ha rappresentato un momento cruciale nella sua carriera, dimostrandogli che la serenità interiore è la chiave per il successo artistico. L’album live vuole condividere l’allegria e il coinvolgimento dei suoi spettacoli, mostrando la spontaneità e la dinamicità delle sue performance. La scelta di escludere brani scritti ma non interpretati da lui, come “Il Conforto” e “Incanto”, è dettata dal desiderio di evitare una strumentalizzazione del suo ruolo di compositore. La gioia per l’inclusione di “Il Conforto” nel nuovo album di Giorgia, scoperta in anteprima, è palpabile nelle sue parole, sottolineando un successo inaspettato.
Riguardo alla possibile presenza dei suoi brani nel nuovo album di Tiziano Ferro, Dabbono si limita a confermare la proficua collaborazione passata, senza svelare dettagli sulla tracklist. L’elegante libretto fotografico, con immagini di Luigi Cerati, arricchisce l’album, offrendo una prospettiva visiva del concerto e celebrando la band come un’entità collettiva. Il concerto completo è disponibile su YouTube, offrendo un’esperienza multimediale completa. Dabbono enfatizza il ruolo della band, presentando l’album come un lavoro collettivo, simile alla dinamica di una compagnia teatrale.
Infine, Dabbono condivide un aneddoto significativo: un complimento ricevuto da Fabrizio Barale, chitarrista di Ivano Fossati, che gli ha riconosciuto un talento simile a quello del grande cantautore ligure. La conversazione si conclude con un accenno ai progetti futuri, tra cui un tour estivo e l’attesa per il nuovo album di Giorgia. L’artista dedica inoltre alcune canzoni alla sua città, Genova, con “Ci troveranno qui” che descrive la periferia genovese e “Luce Guida”, un brano di dieci minuti (disponibile su YouTube) dedicato alle vittime del crollo del ponte Morandi, escluso dall’album per la sua durata.