Bohemian Rhapsody: Un’Emozionante Esplorazione della Vita e della Musica dei Queen

Bohemian Rhapsody: Un’Emozionante Esplorazione della Vita e della Musica dei Queen

Quanto conosciamo davvero Freddie Mercury? Probabilmente meno di quanto pensiamo. “Bohemian Rhapsody”, il film uscito nelle sale cinematografiche a novembre, mi ha aperto gli occhi su questo aspetto. La pellicola, diretta da Bryan Singer, non si limita a raccontare la storia del leggendario frontman dei Queen, ma approfondisce l’evoluzione del suo talento e della sua complessa personalità, un’icona non solo del rock ma della musica mondiale. Il film mostra, sì, la trasformazione di Farrokh Bulsara in Freddie Mercury, ma soprattutto ne illustra l’incredibile viaggio artistico della band, dalle umili origini al trionfo al Live Aid quindici anni dopo, e la vita interiore dell’artista, la sua umanità. Una figura che ha conquistato il cuore di milioni di persone con la sua straordinaria capacità interpretativa. Anche chi non conosce i dettagli della sua relazione con Mary Austin o altri aspetti della sua vita privata, ha sicuramente ascoltato almeno una volta “We Are the Champions”, “We Will Rock You”, “Love of My Life” o, naturalmente, “Bohemian Rhapsody”. Quest’ultima, inizialmente considerata un brano di scarso valore commerciale dai critici e dalle case discografiche a causa della sua durata (ben 5 minuti e 56 secondi), ha invece dimostrato il coraggio e la lungimiranza del gruppo. L’apparente “isteria regale” di Mercury, che gli ha permesso di farsi strada nel difficile mondo della musica, cela in realtà una profondità d’animo commovente, testimoniata dal profondo affetto per la sua compagna di vita anche dopo la rivelazione della sua omosessualità; dalla priorità assoluta data alla musica, persino a dispetto dei suoi quattro incisivi in più che non si è mai fatto aggiustare (“più spazio in bocca significa avere una maggiore estensione vocale”); dalla sua immensa passione per i gatti; e dalla capacità espressiva di Rami Malek, che con i suoi occhi intensi regala un’interpretazione sincera e coinvolgente. L’attore, celebre per “Mr. Robot”, offre una magistrale prova del suo talento, affiancato da Ben Hardy, Joseph Mazzello e Gwilym Lee (rispettivamente Roger Taylor, John Deacon e Brian May). Insieme, l’intero cast e la crew hanno regalato al mondo con “Bohemian Rhapsody” un’opera cinematografica vera, toccante, capace di emozionare un pubblico vastissimo: dagli appassionati di musica ai semplici curiosi in cerca di un buon film, passando per coloro che hanno vissuto la musica dei Queen senza mai conoscerne a fondo la storia.