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Le giuste emozioni per i buoni propositi

Ci siamo. È arrivato il periodo dell’anno in cui ognuno di noi fa i conti con il passato e si affaccia speranzoso al nuovo anno.

La prima cosa che la nostra mente ci porta a pensare è quella del rimpianto verso il tempo perso. Riconosciamo di avere speso energie appresso a persone e a situazioni che si sono rivelate sbagliate. Siamo pronti quindi a partire per il nuovo, ma ci ritroviamo con un carico emozionale che limita ogni nostra azione. Importante liberarsi subito da questo peso e perdonare ogni nostra mossa fatta anche se la reputiamo maldestra.

Altro pensiero è di aver perso delle occasioni. Il sentimento giusto per combattere questo pensiero è ricordare che non abbiamo nulla da perdere e anche se non abbiamo preso al volo l’occasione, forse è stato meglio, così.

Si sa che il rimpianto non è utile a nessuno, tantomeno se l’idea è di creare novità per il futuro.

Tutti noi abbiamo dei buoni propositi e vogliamo con tutto il nostro cuore riuscire a realizzare gli obiettivi.

Poi non si capisce come si ricade nelle cattive abitudini e ci si dimentica cosa volevamo.

Certo, migliorare la nostra vita, vivere felici, guadagnare più denaro.

Tante piccole cose che possono anche sembrare banali, ma che ci farebbero stare meglio. Forse per qualche ora.

Perché anche se dovessimo raggiungere obiettivi stratosferici e avere denaro da buttare via, saremmo capaci di essere infelici quanto nel momento in cui ancora non avevamo nulla.

La felicità è dentro di noi. Anche per raggiungere mete materiali è importante seguire la nostra ricchezza emozionale.

Ci sono poche emozioni che insieme all’amore possono dare felicità.

Vivere il presente. Dedicare del tempo a noi stessi e a chi amiamo. Essere sempre riconoscenti e soprattutto compassionevoli.

Di sicuro tutte queste emozioni stanno bene in un cesto di Natale come regalo per amici e partenti.

Sorridiamo alla vita e anche se possiamo fallire, l’importante è rialzarci e prendere le sconfitte come occasioni per non ripetere gli stessi errori.

Anche quest’anno giunge al termine. Se abbiamo intenzione di migliorare qualcosa è importante non fare confusione tra l’aspettativa e l’obiettivo. La prima crea solo delle illusioni e molto facilmente ci porta delusioni. Il secondo invece può darci una traccia su dove vogliamo arrivare.

Prendiamo quindi carta e penna, scriviamo a Babbo Natale, se poi non vogliamo spedire la lettera o non crediamo in lui, teniamola nel portafoglio così ogni tanto avremo la possibilità di rileggere e ricordare dove vogliamo andare. Buoni nuovi propositi a tutti.

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