L’Olocausto su pellicola: “Schindler’s List” e altre testimonianze cinematografiche

L’Olocausto su pellicola: “Schindler’s List” e altre testimonianze cinematografiche

Numerose pellicole hanno affrontato l’indicibile orrore dello sterminio degli ebrei durante la Seconda Guerra Mondiale. Tra queste, “Schindler’s List” di Steven Spielberg occupa un posto di rilievo nel panorama cinematografico. Ambientato nella Cracovia occupata, il film narra la storia di Oskar Schindler, un abile imprenditore tedesco che, grazie a corruzione e influenze, si assicura la protezione di alti ufficiali nazisti. Utilizzando ingenti somme di denaro, ottenute da ebrei facoltosi, acquisisce una fabbrica di articoli metallici, producendo pentole e gavette per l’esercito. Affidando la gestione dell’azienda ad un collaboratore ebreo, Schindler impiega manodopera ebraica a basso costo, accumulando una considerevole fortuna. Questa ricchezza gli consente di godere di un tenore di vita agiato e di soddisfare le crescenti richieste di funzionari SS corrotti. La pellicola, basata su una vicenda realmente accaduta, ottenne dodici nomination agli Oscar nel 1993, vincendone sette, e figura tra i cento migliori film americani di sempre. Altri film che esplorano questa tragica pagina della storia sono “La vita è bella” (1997), diretto e interpretato da Roberto Benigni, “Il bambino con il pigiama a righe” (2008), adattamento del romanzo di John Boyne, e “Il pianista” (2002), di Roman Polanski, anch’esso tratto da un’opera letteraria, quella di Władysław Szpilman.