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“L’Intelligenza Urbana” è protagonista nella seconda edizione di Milano Digital week|Dal 13 al 17 marzo.

Torna a Milano, dal 13 al 17 marzo 2019, la seconda edizione di Milano Digital Week, kermesse che ha registrato forti consensi con la conclusione della passata edizione.

Più di 500 gli eventi in programma per la rassegna di Milano Digital week tra mostre, dibattiti, performance, laboratori e visite guidate alle realtà più innovative della città.

Per la seconda edizione dell’evento meneghino sono state coinvolte istituzioni, università, centri di produzione del sapere, luoghi di informazione e di ricerca, associazioni e aziende, start up e tante realtà piccole e grandi.

L’iniziativa accende i riflettori per cinque giorni sulle trasformazioni e le innovazioni tecnologiche in atto, creando eventi per favorire lo scambio e la connessione dei saperi.

Dopo aver esplorato nella prima edizione del 2018 l’importanza e l’influenza del digitale nelle nostre vite, quest’anno il tema sarà l’ “Intelligenza Urbana”.

Tra le diverse esposizioni, mediante il contributo dell’Istituto Europeo di Design (IED) alla Digital Week 2019 arriva negli spazi polivalenti di Base Milano, un’esposizione in programma da mercoledì 13 a martedì 19 marzo 2019.

La mostra, curata da Tiziana Gemin e Fabio Paris, si intitola Interfacce del Presente, e si compone di una serie di opere che simulano le reti neurali, apprendendo autonomamente e producendo contenuti in modo indipendente.

La provocazione alla base del progetto? Anche le macchine sono in grado di evocare emozioni nell’essere umano

La mostra affronta infatti in chiave artistica il tema dell’intelligenza artificiale. Le nostre vite sono profondamente influenzate dalla tecnologia. Molti dei dispositivi tecnologici che utilizziamo quotidianamente assecondano le necessità umane servendosi di connessioni, di sistemi interattivi che svolgono in autonomia svariate operazioni, anche indipendentemente dalla nostra intenzionalità.

Fra le opere di questa esposizione, Basic Emotion di Marco Cadioli, con una serie di video selezionati da uno dei più diffusi database di espressioni facciali usate per addestrare l’intelligenza artificiale a identificare le emozioni umane.

E ancora, Evolving Spark Network di Edwin van der Heide, un’installazione che simula il comportamento della rete neurale attraverso la generazione di pattern di luci scintillanti.

a_mirror di LIMITEAZERO, che attualizza la funzione di uno specchio trasformandolo in un sistema che reinterpreta il reale.

Japanese Lily di Macoto Murayama, un video ispirato alle antiche illustrazioni botaniche con fiori creati grazie a un software di grafica 3D.

Tra gli eventi più attesi sarà presentato il “Dollar Street”: primo progetto al mondo di rappresentazione fotografica di data storytelling dove le fotografie diventano dati, strumenti per capire la realtà dietro ai numeri, agli stereotipi e ai luoghi comuni.

Mentre il quindici marzo, Lenovo aprirà i battenti della Data Room di Segrate. Qui gli studenti potranno prendere contatto con le tecnologie che danno vita all’infrastruttura che sostiene e abilita le app che usano nello studio e nella loro vita quotidiana.

Non mancheranno poi la dimostrazione pratica di come funziona un moderno centro dati e un momento ludico legato a realtà virtuale ed aumentata.

E poi ci sarà il Tram dell’innovazione, che viaggerà per Milano sui biani della tecnologia. Organizzato dall’Associazione Women &Tech, il Tram dell’Innovazione è un workshop itinerante nel quale i cittadini possono ascoltare le esperienze e le testimonianze dei protagonisti della trasformazione digitale, che esporranno scenari futuribili e presenteranno proposte concrete che raccontano come la tecnologia possa aiutare la vita quotidiana delle persone.

Lungo il percorso, Lenovo presenterà una carrellata sulle più recenti soluzioni per una didattica all’avanguardia in termini di contenuti, metodologie e dispositivi.

Redazione

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