La libertà di sentire: un viaggio emotivo

La parola libertà risuona profondamente. Ambisco a questa libertà, benché consapevole dei limiti imposti dalla società. Cerco, con costanza, di esprimere liberamente le mie emozioni, anche quando le circostanze non sembrano propizie. Spesso ricerco un ambiente o un metodo per risvegliare le sensazioni del momento. La vita ci presenta momenti di sofferenza, fasi in cui ci sentiamo impotenti, vittime delle circostanze. Dolore, rabbia, stanchezza, spesso accompagnate da paura e tristezza, emozioni che a volte rifiutiamo di riconoscere per evitare di affrontarle. Ci sono emozioni che vorremmo dimenticare, altre che ci sopraffanno quando siamo vulnerabili. Immaginate la frustrazione di un nodo alla gola, la voglia di piangere repressa dal contesto lavorativo. Stranamente, manifestare rabbia è socialmente più accettato che mostrare vulnerabilità. È un paradosso: consideriamo forza l’espressione aggressiva, debolezza il pianto silenzioso. Tuttavia, ricordando la natura ciclica delle emozioni e la possibilità di trarre insegnamenti dalle esperienze negative, ho cercato una soluzione. Un luogo, una melodia, un ambiente familiare, una posizione specifica possono aiutarci a dare voce alle emozioni che ci sembrano ostili. Un esempio: la pioggia battente fuori, sfortuna per alcuni, ma opportunità per altri di liberare le emozioni represse. Immaginatevi sul divano, un drink in mano, in compagnia di Paura, Tristezza e Dolore. Ascoltate il loro dialogo: chi urla, chi tace, chi ferisce inconsapevolmente. A noi spetta gestire questa “conversazione”, ognuno dei sentimenti lotta per imporsi. Le emozioni negative sono le più difficili da gestire, ci sottomettiamo e speriamo che passino. Solo noi possiamo spezzare questa passività. I pensieri plasmano le emozioni, fino a impossessarsi di noi, a divenire noi stessi. In questi momenti è fondamentale ricordare chi siamo e chi vogliamo essere. Tutto va accettato, anche il dolore. Dedichiamo tempo ad ascoltare ogni parte di noi. Ma se le emozioni negative prevalgono su quelle positive, è come avere ospiti indesiderati che si protraggono troppo a lungo. Con amore, dobbiamo aiutarli a uscire, a lasciare il nostro spazio. Liberandoci da questi fardelli, sentiremo la forza di essere artefici della nostra vita. Possiamo trasformare il dolore in gioia, il peso in leggerezza. Questa è la vera libertà.