Jova Beach Party a Marina di Cerveteri: Un’esperienza sensoriale indimenticabile

Jova Beach Party a Marina di Cerveteri: Un’esperienza sensoriale indimenticabile

Descrivere l’esperienza del Jova Beach Party a Marina di Cerveteri in una sola frase è impossibile. Superando i confini della cronaca, ci siamo immersi nella folla dei 40.000 spettatori, ognuno con il proprio “token” evento in tasca, desiderosi di liberarsi dalle preoccupazioni quotidiane attraverso la musica. Questa quarta tappa del tour italiano, svoltasi il 16 luglio sul Lungomare dei Navigatori Etruschi, ha evocato lo spirito innovativo e rispettoso dell’antica popolazione laziale, un ideale che Jovanotti ha fortemente promosso durante l’evento, attraverso messaggi ecologici e l’appello a preservare la spiaggia. Lontano da immagini post-evento e critiche superficiali, il concerto ha offerto un’esperienza cosmopolita e sostenibile. Un “mash-up” di circa tre ore ha mescolato i grandi successi della trentennale carriera di Jovanotti – da “Ragazzo Fortunato” a “Fango”, passando per “Salvami”, “A te” e “L’estate addosso” – con ritmi latino-americani, dance e rock’n’roll. L’eclissi lunare ha creato un’atmosfera magica, influenzando la scaletta in favore dell’improvvisazione, dello spirito del momento. Si è passati dall’atmosfera intima di “Nuova Era” e “Il più grande spettacolo dopo il big bang” all’energia travolgente di Freddie Mercury e Avicii, un viaggio musicale che ha richiamato l’atmosfera del Coachella. L’esibizione precedente del DJ Benny Benassi ha infiammato la spiaggia con ritmi caraibici e sudamericani. L’evento, durato otto ore, ha brillato per la sua varietà e spontaneità, riflettendo la versatilità dell’artista romano. Due ospiti a sorpresa, Gianni Morandi e Piotta, hanno ulteriormente arricchito lo spettacolo, portando sul palco il cantautorato degli anni ’70-’80 e la freschezza dei decenni successivi. Da “C’era un ragazzo” a “Supercafone”, il filo conduttore è stato il divertimento. Chi desiderava una pausa dalla musica, poteva esplorare il villaggio circostante, con punti ristoro, stand di merchandising, iniziative di educazione ambientale in collaborazione con il WWF e una zona tecnologica con postazioni per ricaricare i dispositivi tramite biciclette. Grazie a questa offerta diversificata, noia e insicurezza sono state parole sconosciute per i presenti. Solo il deflusso finale, sotto la luce lunare, ha segnato la fine di una giornata indimenticabile.