Daniele Silvestri a Giffoni 2019: Un Viaggio di 25 Anni nella Musica

Daniele Silvestri a Giffoni 2019: Un Viaggio di 25 Anni nella Musica

Nel 1994, Daniele Silvestri faceva il suo debutto discografico con l’omonimo album. Un quarto di secolo più tardi, con l’uscita di “La terra sotto i piedi”, l’artista conferma la sua straordinaria capacità di conciliare melodie orecchiabili con la profondità del cantautorato. L’incontro al Giffoni Film Festival, moderato dal giornalista e amico Gino Castaldo, si è rivelato un’affascinante panoramica sulla vita e sulla carriera di Silvestri. Durante il workshop, ha riflettuto sull’influenza dei suoi figli adolescenti, di 16 e 17 anni, sulla sua visione del mondo: “Il mondo è cambiato radicalmente, offrendo opportunità incredibili grazie a internet e alle nuove tecnologie. Questo accesso immediato alle informazioni ha modificato le nostre vite, persino il nostro corpo (osservate come le mani si adattano all’uso continuo degli smartphone). Il modo di essere adulti, di insegnare, è mutato. Sono cambiamenti straordinari, ma privi di un manuale d’istruzioni. Sta a noi infondere rispetto, dignità e valori tradizionali per creare quel manuale, per dare un senso a tutto ciò”. Ha poi parlato della sua collaborazione con Max Gazzè e Niccolò Fabi, definendoli amici e, finalmente, compagni di lavoro: “È come quando dici ad un amico: ‘Usciamo a cena’, ma poi non lo fai mai; poi, un giorno, l’abbiamo fatto davvero. Tutto è nato dalla nostra esperienza in Africa con il Cuamm”. La sua passione per la musica, diventata professione, rivela anche un’eredità familiare: “All’inizio, c’era un posto speciale per me, un albero sul Lungotevere delle Vittorie, dove andavo a scrivere canzoni. Uscivo con la chitarra, prendevo la macchina e andavo lì. Dieci anni dopo, ho scoperto che mio padre faceva lo stesso, sotto quello stesso albero”. Un racconto ricco di aneddoti affascinanti, un regalo prezioso per i giovani partecipanti del Giffoni Film Festival.