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Comunicare al giorno d’oggi | Mental Coach Davide Paccassoni

In quest’epoca tecnologica, dove comunicare via chat copre una grande percentuale della nostra comunicazione giornaliera, andiamo ad escludere due (paraverbale e non-verbale) di quelli che sono i tre livelli della comunicazione ( verbale – paraverbale – non verbale) generando in alcuni casi delle ragionevoli incomprensioni, perché tutto dipende dalla nostra percezione legata a quel testo.

Se si pensa che solo il 7% di ciò che diciamo (le parole che usiamo) incide sulla comunicazione, fa ben pensare a quanto sia inefficace comunicare via chat lasciando ampio spazio alla nostra creatività ed immaginazione.

Quello che noi riteniamo essere un problema legato solo alla comunicazione online oggi si ripropone anche offline.

Cosa significa?

Significa che oggi viviamo in un contesto dove il valore delle parole e la giusta comunicazione viene meno, causa bassa concentrazione, una vita frenetica e piena di continue influenze esterne a volte anche un dialogo interno errato, ci porta a comunicare velocemente e senza pensare a ciò che diciamo dando quindi importanza a ciò che pensiamo ma meno a ciò che diciamo.

  • Ciao Mario (studente universitario) come va? (Domanda retorica)
  • Ciao Luca, bene bene, un po’ stanco ma bene.
  • Come mai stanco?
  • Mah, niente, ho studiato un paio d’ore la mattina, un paio d’ore il pomeriggio e…

E sei stanco?

  • No, si, vabbè, diciamo mi sono annoiato e quindi sono arrivato a sera un po’ così ecco…

(Storia vera)

Ci sono persone che pensano di arrivare la sera STANCHE poi vai ad approfondire nel dettaglio il percorso della dura giornata e ti rendi conto che non è stanchezza ma in quel caso usiamo la parola stanchezza senza dargli il giusto valore, diamo l’idea a noi stessi che siamo stanchi quando in realtà siamo solo annoiati di ciò che facciamo, non sereni delle nostre giornate, insoddisfatti di ciò che abbiamo fatto nell’arco delle 24 ore .

Ah quanto è bella la lingua italiana se solo usassimo i termini giusti al momento giusto al posto giusto.

Quindi non è stanchezza ma NOIA! 

Se imparassimo ad attribuire il giusto valore a ciò che diciamo e quindi ad essere più connessi con noi stessi piuttosto che disconnessi forse eviteremmo perdite di tempo e incomprensioni varie.

Spesso quello che pensiamo non è mai quello che diciamo, a livello di comunicazione abbiamo due livelli, un livello profondo ed un livello superficiale , quello profondo sono i nostri pensieri, quello che ci diciamo, quello che con giusta razionalità cerchiamo di rendere più nitido a noi stessi , poi quando il tutto deve prendere forma e concretezza ecco che esce dal livello più superficiale, cioè quello che diciamo, che spesso coincide in bassissima percentuale con ciò che pensiamo. 

  • “Ti chiedo di stamparmi quella fattura gentilmente” 

Chiede il capo alla sua segretaria 

“Ora mi faccio stampare la fattura di mister X, me la faccio imbustare, la presentiamo come si deve, così tra 5 minuti vado a consegnarla che è urgente, il tempo di spegnere il Pc e vado via.” 

Questo è quello che il capo pensava!

Ragazzi! Da qui nascono incomprensioni, discussioni inutili, comunicazioni errate, valore delle parole inesistenti.

Quello che si percepisce è che la segretaria deve stampare “quella fattura li”, come se la ragazza stesse nella sua mente, senza sapere cosa,in realtà,ne debba fare il capo. 

Cosa ne consegue?

Che la segretaria deve chiedere, domandare, informarsi, per entrare nella testa del capo, perdere ulteriore tempo e magari andare anche ad interpretazione, tutto questo per non dire “Gentilmente, mi potresti preparare in busta chiusa la fattura di mister X che tra 5 minuti vado via?” 

Chiaro Immediato e che non richieda nessuna domanda ne informazione da parte della segretaria. 

5 minuti e hai quello che vuoi.

Basta accendere il cervello e dare il giusto valore a ciò che diciamo.

INIZIAMO DA QUI, un piccolo passo verso un risultato migliore.
Se vuoi approfondire o scoprire di più, scrivimi in privato alla mia email coach@davidepaccassoni.com sarò pronto ad aiutarti e guidarti servo ciò che più desideri, io sono Davide Paccassoni e sono il tuo Mental Coach.

Davide Paccassoni

Ciao, mi presento, sono Davide Paccassoni e sono Mental Coach e Mental Trainer Certificato. Voglio iniziare dal condividere con te lo scopo per cui ho scelto di fare il Mental Coach: “Lo scopo della mia vita come Mental Coach è di essere una persona che si ama, amata e che sappia amare, capace e competente in quello che fa con autorevolezza e carisma, sviluppando crescita e credibilità con metodo e piena consapevolezza per renderlo sostenibile nel tempo per se stesso e per gli altri”. Dietro questa chiara e ben definita direzione si nascondono più di 20 anni di conoscenze in ambito aziendale, sportivo e musicale. Più di 20 anni di esperienza nel Business; progettazione, retail, marketing e comunicazione, le basi che mi ha permesso di sviluppare e accrescere la mia professionalità ma anche la passione per la musica, diventa una vera professione dal 2002 al 2009 (Tour in italia, Germania, Romania e Stati Uniti). Questo bagaglio di esperienza è diventata poi fonte di ispirazione nel mondo dello sport (Futsal) portandomi a lavorare e seguire campioni del calcio a 5.