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Velia Lalli: “La goliardia è sempre stato il mio strumento di difesa” | INTERVISTA

Ho intervistato per M Social Magazine Velia Lalli pioniera della Stand-up comedy italiana. La comicità è sempre stata nella mia vita”, racconta Velia, “ho avuto la fortuna di avere un sogno, chiaro e definito: far ridere di professione.” Da Sbandati (il programma condotto da Gigi e Ross su Rai2), a Comedy Central sulle reti Sky, Velia ha cosi potuto far conoscere la sua comicità, tanto che le nuove generazioni di comedian italiane sono state ispirate dal suo spirito frizzante. “Una Donna Senza Qualità “ è il suo quinto monologo che porterà in scena per tre sere al Teatro Testaccio dal 22 al 24 Novembre.

Volto noto di Sbandati il programma di RAI 2,attrice e comica, Prima Stand-up Comedian donna italiana. Solo a scriverlo giara la testa e le facciamo i nostri complimenti. Però le chiedo:  “Chi è Velia Lalli pensando al suo passato e immaginando il suo futuro?

“Domanda complessa. Le darei il numero del mio psicoterapeuta, se non fosse che è morto.Sono una persona che ha avuto la fortuna di avere un sogno, chiaro e definito: far ridere di professione. Non tutti ne hanno uno.  Ho deciso di onorarlo e di seguire quello che pensavo fosse il mio talento, 10 anni fa, con tutto quello che comporta: convincere gli altri e sé stessi che si può fare. Immaginando il futuro vedo che non smetterò mai di tentare di convincere gli altri e me stessa che si può fare.”

Ricorda quando è sbocciata in lei questa passione per la comicità?

“No, non lo ricordo esattamente… La comicità è sempre stata nella mia vita, credo che il bisogno di essere divertenti sia lì con te, da sempre, solo che improvvisamente si palesa come il tuo tratto distintivo, la “cosa” che ti viene facile. L’atteggiamento che non sai più tenere sotto controllo. Il senso dell’umorismo vive di vita propria, è un virus che approfitta del tuo corpo per prosperare.Sono posseduta! Capisci il dramma? L’unico esorcismo possibile è rielaborare in chiave comica tutto quello che mi colpisce, scriverlo, salire sul palco. E c’è un attimo di pace.
Il giorno dopo si ricomincia.”

Come ricorda il suo periodo a Sbandati(varietà comico condotto da Gigi e Ross su Rai2)

“Positivamente! Essere inserita in un contesto decisamente più pop, rispetto al mondo della stand up comedy, ha fatto sollevare molte critiche dai “puristi”. Non tutti sono riusciti a superare la “confezione”, che presentava sicuramente dei difetti, molti dei quali strutturali di un certo tipo di televisione. Ma, ad un occhio più attento, non sarà sfuggito che proprio grazie ad un contenitore apparentemente innocuo, sono riuscita a far passare il mio linguaggio, il mio temperamento e la mia visione dissacrante di un mondo, quello televisivo mainstream, risultando molto diversa dal contesto, pur essendovi contenuta. Non tutto quello che ci accade nella vita professionale è perfetto. Sbandati è stata una sfida.Ed è stato anche un po’ come tornare a scuola, oltre le puntate il clima di cazzeggio era molto gita scolastica”.

Si definisce” La vecchia zia della Stand-up comedy italiana. Si spieghi meglio

“Sono stata la prima donna in Italia a praticare la stand up comedy. Lo dico con grande orgoglio, non con presunzione, perché solo io so quanto sia stato difficile, ma al tempo stesso sfidante e dal sapore “carbonaro”(nel senso risorgimentale, non culinario). Dopo qualche anno, con l’arrivo della seconda generazione di comici che volevano percorrere questo genere, sono arrivate altre ragazze. Ed io ne sono a dir poco felice. E, per fare un momento autoreferenziale, confesso di essere immensamente felice quando qualche giovanissima mi racconta di aver scelto la stand up comedy dopo aver apprezzato il mio lavoro. È commovente. Mi piacerebbe moltissimo se, fra qualche anno, qualcuna decidesse di chiamare la figlia come me.
VeliaLalli. Tutto attaccato.”

“Una donna senza qualità è il suo quinto mongolo”. Come nasce l idea di questo nuovo progetto?

“E’ il lavoro di un anno… Un pezzo alla volta si definiva l’idea di uno sguardo d’insieme sulle mie esperienze di vita e professionali , mentre parallelamente chiedeva voce una visione sintetica del particolare, non trascurabile, che si trattava di un punto di vista femminile, sul femminile.Improvvisamente il mio modo di essere una donna che fa ridere in un modo totalmente nuovo rispetto alla tradizione comica femminile, mi ha fatto capire che non era solo una scelta stilistica. Ma una scelta quasi politica. Essere quel tipo di comica, avere quel tipo di linguaggio, scegliere quel tipo di argomenti, essere esposta al giudizio per queste scelte, è un atto più o meno consapevolmente politico.Questo spettacolo è la sintesi di tutto quello che il mio umorismo può dare come contributo all’idea del femminile, svecchiare quella idea, renderla contemporanea, renderla sfacciatamente reale, anche se disturbante”.

Nel comunicato si legge: “nel momento in cui si parla di donne, lei le vuole armate dell’arma più potente, la goliardia”. Potremmo definirla come una sua filosofia di vita o di difesa verso la vita? Ci racconti

“E, appunto, uno dei temi dello spettacolo è l’idea che uno strumento potente per cambiare le regole non scritte ma, mi sembra, ancora fin troppo accettate dell’interazione uomo/donna, sia la goliardia. Insegniamo la goliardia alle bambine, alle ragazze. Non ce lo hanno insegnato da bambine: dovevamo essere carine e composte, o venire classificate “maschiacci”. È un discorso di strumenti da affinare e da avere a disposizione: la capacità di fare una battuta, di reagire con una risata, di tirare una stoccata che però ha del divertente è sempre stato il mio strumento di difesa. Ed è efficacissimo. Perché è disarmante. Senso dell’umorismo contro aggressività.
Ne parlo anche nel TEDx a cui ho partecipato in ottobre a Castelfranco veneto, e che è online da pochi giorni
”.

Quali i suoi progetti futuri?

“Sto scrivendo un nuovo spettacolo, sto lavorando a delle collaborazioni di cui è prematuro parlare, e all’idea di un  libro. Nel frattempo diversifico: tanti spettacoli live, progetti in collaborazione (il 27 novembre, in occasione dell’Amazon Xmas San Babila)  presenterò insieme allo psicologo Luca Mazzucchelli un progetto di podcast per Audible , dal titolo GURU : Guida Umoristica alle Relazioni Umane.”Se fossi in politica potrei dirti: “Lasciatemi lavorare” .
Ma sono solo una comedian, quindi mi devo mettere sotto!

Rosa Spampanato

Rosa Spampanato anni 38. Amante della scrittura. Articolista per M Social Magazine Articolista per il Quotidiano LaSicila Collaboratrice per il Magazine Cherrypress Collaboratrice per la Testata Giornalistica VanityClass Sezioni di Riferimento Cinema TV Musica