Sanremo 2021: Giovani trionfano, sfide e incertezze all’Ariston | Aggiornamenti del 3 Marzo

L’edizione 2021 del Festival di Sanremo, un’arena di rinnovamento e ripresa, pulsa di energia giovanile, ma non senza sottocorrenti di apprensione. I giovani artisti, pur trainanti gli ascolti televisivi, hanno inizialmente faticato a conquistare la giuria demoscopica. Tuttavia, la conferenza stampa del 3 marzo ha svelato dati incoraggianti: un incremento del 124% di spettatori tra i 15 e i 24 anni su RaiPlay, e un raddoppio nella fascia 25-34, rendendo l’evento streaming un successo senza precedenti. Questo risultato conferma il successo della strategia di Amadeus, volta a ringiovanire la manifestazione attraverso contenuti moderni e una forte presenza sui media digitali. Tra i protagonisti, Elodie, pronta per il suo debutto come co-conduttrice con un’esibizione originale, e Irama, il cui ritorno in gara, dopo la positività al Covid di due collaboratori, è stato reso possibile da una deroga che prevede la presentazione di un video delle prove generali. Questa soluzione, ancora da concordare con la direzione del Festival e le case discografiche, rappresenta un tentativo di mitigare i rischi connessi alle restrizioni sanitarie, come affermato dallo stesso direttore artistico: “I ragazzi non devono vivere con l’ansia di situazioni esterne alla gara”. L’ombra del Covid incombe, evidenziata anche dalle preoccupazioni riguardanti l’efficacia delle mascherine utilizzate e il rischio di cali di performance. Amadeus, tuttavia, si dice fiducioso, sottolineando la capacità del Festival di adattarsi alle nuove circostanze, ecoando le parole di Fiorello: “Il mondo è cambiato, Sanremo deve cambiare con esso!” Elodie, nel frattempo, si prepara al suo ruolo con entusiasmo, lanciando un appello alla collaborazione femminile, sottolineando la necessità di superare la competitività e promuovere la solidarietà tra donne. La giuria demoscopica, definita “qualificata” dal vicedirettore Claudio Fasulo, mostra però una certa resistenza all’innovazione, alimentando il dibattito sulla direzione presa dal Festival. Al di fuori dell’Ariston, l’ansia permane: dalle possibili proteste dei ristoratori al timore di restrizioni legate all’eventuale passaggio in zona arancione, gestite con l’intervento del sindaco Mancheri. Le limitazioni imposte ai giornalisti, costretti a operare in un raggio ristretto, evidenziano la priorità data alla sicurezza sanitaria. Solo “bolle” di sicurezza, come quella tra Fiorello e Amadeus, permettono un minimo di normalità, con i due che si sottopongono a tamponi quotidiani. Insomma, questa edizione di Sanremo, pur con numeri leggermente inferiori al passato, si configura come un “Festival della lotta”, un evento segnato da una tensione costante, mitigata solo dall’ironia e dalla presenza scenica di Fiorello.