Due voci silenziose: Riflessioni sulla seconda puntata di Amici

Sette giorni sono trascorsi, eppure la sensazione di déjà-vu pervade la conclusione musicale della seconda puntata di Amici con Irama. Gli scontri verbali accesi tra Zerbi e Celentano, indirizzati alle squadre avversarie, e le due nuove eliminazioni dal palcoscenico canoro, ricordano stranamente il debutto. Le sfide, pur con lievi variazioni nell’ordine di apparizione delle coppie di giudici (Zerbi-Celentano contro Arisa-Cuccarini nella prima puntata, Pettinelli-Peparini in questa), non hanno portato significative novità, se non un progressivo assottigliamento dei concorrenti cantanti. La perdita di Ibla, con la sua voce internazionale, e di Leonardo, con la sua sensibilità, evidenzia, di fronte all’immutabilità delle preferenze della giuria (Martina) e di alcuni professori (Aka7seven), strategie autodistruttive che si ritorcono contro chi le adotta. Ci rivolgiamo in particolare ai professori, sempre in lizza, che hanno assistito all’uscita di scena di due elementi del loro team (prima Esa, poi Leonardo), sacrificati nell’ambito di una sfida implacabile contro alcuni concorrenti considerati inadeguati e penalizzati con prove pressoché impossibili. Questa situazione mette in luce un favoritismo evidente nei confronti di Martina e Rosa, costantemente premiate dalla giuria con una giustizia che appare più sentimentale che meritocratica, un fattore che sta destabilizzando l’equilibrio generale della competizione. Al contrario, i ballerini in gara, con performance di altissimo livello – come dimostrano i momenti di tensione e di salvezza in extremis di Giulia (con la sua impeccabile esibizione), Serena (travolgente con “New York, New York”) e Alessandro (eccezionale nella sua prova di danza) – mostrano una preparazione decisamente superiore. Si crea così una discrepanza tra le due categorie, evidente anche nei commenti dei fan, che hanno seguito la trasmissione con un elevato share del 28,3%, occupando il primo posto negli ascolti del sabato sera. Questo contrasto potrebbe evidenziare la necessità di una diversa strategia di promozione, forse indirizzando maggiormente i cantanti verso piattaforme digitali come Spotify, al di là del palcoscenico televisivo. La comparazione fra le diverse esibizioni, dalle performance in gruppo su “Maledetta Primavera” alle rivisitazioni di brani classici, mette in luce una maggiore attenzione all’evoluzione della musica contemporanea rispetto alla pura caratura vocale, come dimostrano gli apprezzamenti ricevuti da Sangiovanni (nonostante un piccolo errore in “Il ragazzo della via Gluk”), Aka7seven (a rischio eliminazione solo per il ridotto numero di concorrenti nella sua squadra), Tancredi e, in misura minore, Deddy (con la sua interpretazione di “Listen”).