Amici 20: Un trionfo annunciato? | La grande finale

Amici 20: Un trionfo annunciato? | La grande finale

L’attesa è palpabile: una folla si raduna davanti agli studi televisivi, l’eccitazione è alle stelle e le prove si susseguono a ritmo serrato. Amici 20 giunge al suo epilogo, sabato 15 maggio, ma le emozioni più intense sono già state vissute nelle settimane precedenti. Il gruppo dei partecipanti, un paradosso in un periodo di distanziamento sociale, ha dimostrato una straordinaria coesione, formando un’unità indissolubile, nonostante la competizione intrinseca al programma. Affetti e abbracci, all’interno della casa vicina agli studi Elios di Roma, hanno caratterizzato il percorso, culminando in momenti intensi ad ogni eliminazione, riflettendo l’essenza stessa del nome “Amici”, un affetto cresciuto grazie alla condivisione di momenti privati. Il successo televisivo e musicale, tuttavia, è già assicurato per tutti i finalisti (e non solo). Ognuno ha infatti ottenuto una significativa ricompensa artistica da valorizzare. Basti pensare ad Enula e Tommaso, eliminati precocemente ma già coinvolti in progetti musicali e collaborazioni, o ai finalisti Serena e Tancredi, che celebrano i loro successi con un ingaggio al Balletto di Roma e il notevole successo dei loro singoli, raccolti nell’album “Iride” per Sony Music Italy. Altri hanno visto diminuire le luci della ribalta, pagando il prezzo di un pubblico attento ad ogni sfumatura umana e artistica, influenzato anche da dinamiche sentimentali come il flirt tra Raffaele e Martina o la sofferta lontananza di Rosa da Deddy, finalista. Il programma, dunque, si rivela un’opportunità per tutti, lasciando ampio spazio all’autodeterminazione. E i finalisti? Prevedibili, ma allo stesso tempo rappresentativi di una generazione che apprezza l’innovazione linguistica nel contesto musicale classico (il termine “barre” è diventato di tendenza grazie al rap), celebra la semplicità adolescenziale (da “Lady” a “Loca”, fino a “Il cielo contromano” e “Las Vegas”) e ammira la versatilità artistica, prediligendo l’improvvisazione e la tecnica accademica. Non a caso, tra i finalisti troviamo Alessandro, un ballerino capace di rendere credibile qualsiasi coreografia, e Giulia, in grado di coinvolgere il pubblico anche con le melodie più delicate, simboli del ballo moderno pur con una solida base accademica, che rendono questa disciplina accessibile al grande pubblico. Nel canto, Maria De Filippi ha sapientemente interpretato le tendenze contemporanee, guidando i concorrenti verso generi precisi con lungimiranza e un pizzico di fortuna (nessuno poteva prevedere che Madame, amica di Sangiovanni, sarebbe diventata un’icona nazionale a Sanremo). I risultati sono evidenti: dischi d’oro e di platino in tempi brevi, brani diventati virali sui social. La musica è diventata un flusso continuo, forse anche per la voglia di normalità di milioni di giovani che si riuniscono davanti alla televisione il sabato sera, dando vita a una nuova generazione di artisti di Amici da seguire sulle piattaforme digitali, dopo alcune edizioni meno incisive. Da Sangiovanni, volto di spontaneità e freschezza, che rivisita anche brani degli anni ’60 con semplicità disarmante, all’eclettismo internazionale di Tancredi, bravo a valorizzare hit straniere senza concentrarsi sulla pura potenza vocale, fino all’ibrido Aka 7even, capace di creare hit di grande impatto ma anche di interpretare cover impegnative, e al più pop Deddy, icona della vecchia scuola di Amici, con il suo sogno e la sua poetica struggente. Insomma, il sipario della finale di Amici si sta alzando, i giovani sono pronti a scoprire il vincitore, consapevoli che ognuno, a modo suo, ha già conquistato la vittoria.