Dal vuoto mediatico all’imprenditorialità digitale: un’analisi del panorama socio-culturale contemporaneo

Dal vuoto mediatico all’imprenditorialità digitale: un’analisi del panorama socio-culturale contemporaneo

“Non desidero sentirmi perspicace osservando individui privi di intelletto; preferisco sentirmi sprovveduto ammirando menti brillanti”, affermò il compianto maestro Franco Battiato a proposito di un programma televisivo. Un’osservazione acuta e ponderata, facilmente comprensibile a chiunque possieda un minimo di buon senso, qualità di cui Battiato era certamente dotato. Non è però necessario assistere a spettacoli indecorosi, degni dei più scadenti circhi sudamericani, per constatare la pervasiva vacuità dei social media, il marketing aggressivo e l’ignoranza dilagante che caratterizzano questo caotico XXI secolo. In questo contesto, tra le nuove misure governative per l’allentamento delle restrizioni e l’animato dibattito sulla legge Zan, persiste l’insopportabile inconsistenza di chi parla solo per il gusto di farlo. Vittorio Sgarbi, critico d’arte noto per le sue prese di posizione spesso polemiche e non legate a precise ideologie, ha attaccato uno spot pubblicitario di un prodotto dietetico, accusandolo di immoralità verso i minori e definendolo quasi pornografico. Il motivo? Due scene che ritraggono un bacio tra due uomini e poi tra due donne, interpretate da Sgarbi come un’influenza della proposta di legge Zan, tanto da coinvolgere addirittura il Garante per l’Infanzia. È paradossale, quasi imbarazzante, vedere un individuo che si è sempre dichiarato inadatto alla paternità, come dimostra la sua vita sentimentale, improvvisarsi paladino della famiglia e sostenitore del benessere dei bambini. Sgarbi farebbe meglio a dedicarsi all’arte, sua vera competenza, lasciando la famiglia e il rispetto a chi ne comprende il significato. Lo stesso vale per Simone Pillon, principale promotore del Family Day, che ha dichiarato di aver disdetto l’abbonamento a Sky per non “finanziare l’indottrinamento LGBT”, dimostrando invece una profonda necessità di istruzione su diversi fronti. Il mondo è in continua evoluzione, ma non tutto procede nella direzione sbagliata. Con impegno e perseveranza, si possono raggiungere i propri obiettivi. Lo dimostrano Giulia Stabile, ballerina che ha trionfato ad Amici di Maria De Filippi, e Fabio Farati, uno dei dieci content creator italiani più seguiti, con il suo progetto TikTok Way, ideato da PM Management e Influaction. L’iniziativa, un corso per la creazione di contenuti TikTok per privati e aziende, rappresenta un esempio di imprenditorialità digitale innovativa, lontano dagli spregiudicati personaggi che promuoverebbero qualsiasi cosa per denaro. Farati si impegna a rivoluzionare la comunicazione e la formazione, un contributo essenziale in questo panorama complesso. Come cantava Battiato nel 1996: “Strani giorni, viviamo strani giorni”, una frase che oggi risuona più che mai.