La malinconia della resa

La passività è un’ombra che offusca l’entusiasmo e la spinta verso il progresso e la scoperta. Essa soffoca le aspirazioni, sigillandole in un vuoto esistenziale. Non si trae alcun beneficio dalla rassegnazione, se non forse una sonnolenta apatia e una carenza di gioia. Tuttavia, questa stessa apatia è anche un fenomeno culturale e geografico. In alcune realtà, essa è parte integrante del tessuto sociale, tanto che aspirare a qualcosa di diverso viene percepito come un errore. L’ambizione appare quasi una perdita di tempo, un’illusione, un lusso per chi già possiede tutto. Alla base della rassegnazione e dell’ambizione vi è un diverso modo di concepire la vita: ristretto per chi ha una visione limitata, immenso per coloro che desiderano definirsi autonomamente, liberi dai dettami di una mentalità conformista. Le priorità individuali determinano le scelte, spesso a scapito dei sogni, soppiantati da ciò che si ritiene necessario. Se però si prova insoddisfazione, è fondamentale volgere lo sguardo verso i propri desideri più profondi, per evolvere, migliorare e non tradire l’impulso interiore che ci guida verso l’autorealizzazione. In “Il richiamo delle sirene” di Gaetana Pollara, assistiamo alla trasformazione di un giovane che trova la sua strada solo dopo aver conosciuto il dolore. Una sofferenza che inizialmente lo aveva condotto a un’esistenza vuota, priva di stimoli e concretezza. Aveva creduto di seguire il canto ammaliatore delle sirene, perdendo di vista il presente e il futuro. Poi, comprende la necessità di ascoltare la propria voce interiore, i propri desideri, l’ispirazione del suo animo, per liberarsi dal vicolo cieco in cui si era cacciato. La narrazione è limpida, lo stile essenziale. Il lettore non è travolto da colpi di scena, ma si confronta con riflessioni e messaggi di profonda risonanza. La brevità della storia ha comportato una rinuncia alle descrizioni ambientali. Letture coinvolgenti ed emotivamente intense troveranno in questo libro una gratificante esperienza, in grado di suscitare una profonda connessione con la trama.