Britney Spears: La fine di una tutela

Britney Spears: La fine di una tutela

Dopo oltre un decennio di battaglie legali e silenzio forzato, la cantante Britney Spears è finalmente libera dalla tutela del padre, Jamie Spears. Ma come si è giunti a questo epilogo? Il documentario disponibile su Netflix, già terzo nella classifica dei più visti, svela la verità sulla vita privata dell’icona pop degli anni ’90. La carriera di Britney, caratterizzata da un ritmo lavorativo frenetico e sfruttamento, è stata messa in pausa a causa di questa battaglia legale. La popstar ha perso il controllo della propria esistenza e della propria libertà, privata persino del diritto di prendere decisioni basilari, dalla gestione dei figli alle proprie finanze. Le è stato persino negato l’accesso alle proprie carte di credito; doveva chiedere il permesso persino per un semplice pasto fuori casa, e il ritardo nel rientro a casa veniva considerato un rapimento. Nonostante il suo desiderio di cambiare legale e di porre fine alla tutela, le è stato impedito di farlo dal tutore stesso, che esercitava un potere assoluto su ogni aspetto della sua vita. La Corte Suprema degli Stati Uniti l’aveva dichiarata legalmente incapace, a causa di un presunto abuso di sostanze stupefacenti, negandole persino il diritto di scegliere le proprie cure mediche. I farmaci venivano spesso somministrati contro la sua volontà, a volte persino nascosti nel cibo. Ironia della sorte, questa donna, dichiarata incapace, ha continuato a registrare album e a tenere concerti in tutto il mondo, dimostrando una forza e una resilienza straordinarie. Il documentario rivela la storia straziante di una donna sola, vulnerabile ma forte, che ha lottato per ottenere aiuto e ha finalmente trovato la libertà dopo dodici anni di sofferenza. La parola “fine” è stata scritta solo ieri, ma la sua lotta e la sua storia resteranno un monito potente.