Un’Indagine Intricata: Recensione de “La Cliente Sconosciuta” di Elda Lanza

L’ossessione per un singolo indizio può offuscare la visione d’insieme, compromettendo persino le evidenze più solide. Focalizzarsi esclusivamente su una potenziale verità, senza un riscontro oggettivo, rischia di portare a conclusioni errate e di far naufragare le indagini. I sospetti, per trasformarsi in certezze inconfutabili, necessitano di prove concrete e verificabili. Il “sentito dire” e le supposizioni superficiali, prive di fondamento, possono ostacolare gravemente la ricerca della verità, deviando l’indagine su strade secondarie. Una meticolosa attenzione ai dettagli e un approccio cauto sono fondamentali per evitare di cadere vittima di inganni, soprattutto quando la posta in gioco è così alta. La necessità di scoprire la verità, di inseguirla instancabilmente, diventa ancora più pressante quando è in gioco la vita di qualcuno, o il ricordo di ciò che è stato. Il thriller “La Cliente Sconosciuta” di Elda Lanza segue le vicende di una ex Miss Mondo, la donna più bella del pianeta, assassinata prima di un incontro con un avvocato, Max Gilardi, che non conosceva. L’urgenza della donna di parlare con lui di una “cosa seria” si rivela fondamentale per le indagini. Gilardi dovrà ricostruire il passato dell’ex Miss Mondo, un passato ricco di successi, incontri con uomini potenti e tragedie. Un sospetto iniziale si rivela fuorviante, facendo arenate le indagini, ma il ritorno al punto di partenza rivelerà la chiave del mistero. La trama è avvincente, lo stile narrativo pulito ed efficace. L’abilità dell’avvocato Gilardi nel risolvere il caso, grazie al suo ragionamento acuto e preciso, rende il romanzo un’esperienza di lettura coinvolgente.