Tommaso Paradiso: Un “Space Cowboy” con l’America nell’anima

Tommaso Paradiso: Un “Space Cowboy” con l’America nell’anima

Il nuovo album di Tommaso Paradiso, “Space Cowboy”, in uscita il 4 marzo, è un viaggio introspettivo raccontato attraverso undici tracce. Durante la conferenza stampa, il cantautore ha spiegato il profondo legame con l’estetica americana, definendola una fonte d’ispirazione, un faro nel panorama musicale. Citando artisti come Vasco Rossi e Lucio Dalla, Paradiso ha sottolineato l’influenza del cinema e della cultura americana sulla sua produzione artistica, paragonandosi idealmente a un figlio degli anni ’70 e ’80, un’eredità che si respira nei suoi concerti teatrali. L’album, infatti, celebra la purezza del pop di quell’epoca, con una forte componente strumentale, corali avvolgenti e chitarre rock, bassi ispirati a leggende come John Lennon, come si evince dalla traccia iniziale, “Guardarti andare via”, scritta a Roma e ispirata alla nostalgia dei concerti con The Giornalisti. Questa traccia cattura l’angoscia, la paura e la solitudine, sentimenti che, secondo Paradiso, sono intensificati dal contrasto tra il ricordo e il “nuovo mondo” che lo aspetta. L’artista romano ha anche dedicato una canzone, “È Solo domenica,” alla perdita di una persona cara durante la pandemia, usando armonie inedite per stimolare la riflessione del pubblico. L’album, tuttavia, non è solo malinconia. Collaborazioni come quella con Franco 126 in “Vero amico” aggiungono un tocco spensierato, evocando un viaggio estivo, un’amicizia musicale che potrebbe culminare in future collaborazioni su un palcoscenico condiviso, forse con Calcutta, sperando in un nuovo sodalizio simile a quelli dei grandi autori italiani. Paradiso ha anche omaggiato Christian De Sica, protagonista del video di “Tutte le notti”, definendolo un anello di congiunzione tra la vecchia e la nuova commedia italiana. L’influenza del cinema è evidente, anche nella sua apparizione nel film “Sulle Nuvole”, ma il suo focus resta la musica. Paradiso ha rifiutato un’eventuale partecipazione al Festival di Sanremo, sostenendo la necessità di una valutazione più attenta degli artisti in gara, criticando un sistema in cui una cattiva interpretazione può oscurare la qualità di un brano. Citando l’esempio di Tananai, Paradiso ha suggerito l’uso del playback per dare più importanza al brano stesso piuttosto che all’esecuzione. In definitiva, il “Space Cowboy” romano prosegue il suo percorso artistico, presentando un album ispirato agli anni ’80, un’opera matura e personale, che segna una nuova fase della sua carriera, sbocciata dopo l’aridità della pandemia.