LIBRIUNO SGUARDO SU...

“Trascuranze” di Clara Nubile | RECENSIONE

La vita ti lascia andare come una muta. Ti costringe a cambiare pelle e, a volte, ad inselvatichirti. Sputi sangue per resistere alle scosse, mandi giù veleno per pacificare i terremoti emotivi. Diventi tutto, ma rimani uguale a te stesso. Esci fuori dal guscio, dalla sfera protettiva, per crescere finendo nella bocca selvaggia della vita che tutto ti urla e poco ti sussurra. Assorbi i cambi di stagione, di anni, di esperienze. Segui l’istinto e poi la ragione. Ti incastri tra le fessure dei respiri e degli inganni. Annaspi e cavi la testa dal sacco senza avere padronanza delle ore che separano l’attesa dalla speranza di finire in un vortice nuovo, travolgente, appassionato.Sei terra, inverno e sole. Rincorri le ore, ricuci gli strappi, metti sabbia nei vuoti che diventano voragini quando la tempesta dell’indifferenza traccia strade scomode, ma robuste. Da lì riparti, dagli schiaffi. Nel rimetterti in piedi, scrollandoti di dosso ciò che sei stato, trascuri qualcosa. Non ci fai caso, all’inizio. Ti sembrava inutile andare a mettere il naso in quello che rientrava in un ordine preciso della quotidianità. I segreti si nascondono sempre davanti agli occhi di chi dimentica come guardare ai dubbi. Stai attento a molte cose e ne trascuri altrettante, sempre.  

In Trascuranze di Clara Nubile rovesci la testa all’indietro per prenderti una pausa dalla frenesia dei cambiamenti di Julianna che ha ridato corrente alla propria vita modificandola completamente. Dalla Polonia a Londra e da Dubai a Bombay, l’ossatura della ragazza occidentale si fa sempre più resistente. Vive negli azzurri che lascia intensi con il suo sorriso. Sposa Abad dopo averlo perso, e l’amore per il figlio la riporta al bianco della sua terra quando la neve domina i caratteri. 

Un romanzo d’impatto, Trascuranze. La scrittura è delicata, ma ti segna. Ti colpisce senza avvertimento, prende le fragilità e le fa ferro da modellare e finisci di diventare quello che vuoi. La solitudine e la determinazione hanno falcate grandi che non ci stanno nei cuori secchi. La narrazione è come il cielo, sempre bello da vedere. Leggi e non ti stanchi di farlo.  

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Lucia Accoto

Lucia Accoto. Critico letterario per Mille e un libro Scrittori in Tv di e con Gigi Marzullo Rai Cultura. Giornalista, recensore professionista.