Le Sorelle Iezzi al Pride di Roma: un ritorno trionfale

Dopo un periodo di silenzio, Paola e Chiara, le iconiche sorelle Iezzi, hanno fatto un ritorno memorabile, infondendo nuova speranza e vitalità nel panorama musicale e sociale. La loro performance al Pride di Roma, il 10 giugno, ha segnato un momento culminante di questa rinascita. Già a Sanremo, con la loro interpretazione vintage di “Furore”, avevano anticipato il loro desiderio di tornare a essere simboli di ispirazione, rivendicando le loro radici musicali degli anni ’90 e 2000. A Roma, accolte da una folla oceanica, le artiste non hanno tradito le aspettative, trasmettendo messaggi di inclusione e unità attraverso musica e parole. L’interazione con Arisa e il commovente ringraziamento al pubblico, presente in massa, hanno rappresentato un potente simbolo di positività e resilienza. Con umiltà e saggezza, Paola e Chiara hanno saputo dimostrare come la musica possa trascendere le barriere sociali, promuovendo amore e condivisione. I testi delle loro canzoni, infatti, sono un inno alla libertà e all’uguaglianza, una potente metafora che infrange i muri di una società individualista. Dopo un periodo di pausa, dal 2013 al 2020, che le vide allontanarsi dalle scene, un’ospitata a “Che Tempo Che Fa” con Fabio Fazio ha riacceso i riflettori sul loro percorso artistico rivoluzionario. Negli anni successivi, un dj set improvvisato a Milano e un’esibizione con Max Pezzali, che le aveva già avute come coriste negli 883, hanno segnato una felice conclusione del cerchio. Dal carro allegorico del Pride di Roma, simbolo di un arcobaleno di speranza, le sorelle Iezzi hanno irradiato un’energia positiva e travolgente, incontrando l’entusiasmo di un pubblico desideroso di diritti e felicità. Il loro ritorno rappresenta quindi un momento significativo, non solo per la loro carriera, ma anche per l’intera comunità, assetata di inclusività e di messaggi di speranza.