La sicurezza illude, generando una cecità volontaria. La tranquillità, in ambito economico, sociale e personale, offusca la percezione dei dettagli, trascurando le sottili sfumature che rivelano verità nascoste e convenienze. L’evidenza stessa, paradossalmente, può sfuggire all’osservazione. L’inerzia e la pigrizia rappresentano un rischio considerevole, ostacolando la comprensione delle situazioni e aprendo la strada all’imprevedibile. Segreti custoditi nel silenzio e nella complicità possono venire a galla improvvisamente, come fulmini a ciel sereno, infrangendo una sicurezza apparentemente inamovibile, nonostante le inevitabili contraddizioni della vita. L’inaspettato sconvolge gli animi e altera gli equilibri preesistenti. Un semplice pettegolezzo, una vendetta, possono rivelare ciò che è stato celato a lungo. Il disonore, specialmente all’interno di famiglie rispettate e influenti, genera vergogna e coinvolge tutti, indiscriminatamente. Ognuno cerca di preservare la propria reputazione e le proprie risorse, se presenti. Qualcuno trae vantaggio dalla situazione, mentre altri perdono la tanto ostentata sicurezza. Tutto perde colore e sostanza. Infine, le sfumature diventano dettagli chiari, ogni elemento trova il suo posto, portando al rimpianto per la precedente indifferenza di fronte alle vicissitudini della vita. “Col fumo negli occhi” di Daniela Ginex approfondisce il passato della baronessa Matilde Regalbuto, una donna nubile il cui racconto inizia con un evento drammatico. Da bambina, apprezzata per la sua bellezza, Matilde è legata al fratello Michele, che ama profondamente e che ricambia il suo affetto. Michele, un giovane brillante ma con la passione del gioco d’azzardo, si ammala gravemente per molti anni. Nel prendersi cura di lui, Matilde scopre un segreto sconvolgente che lo riguarda. Il romanzo è straordinario: la prosa e la trama sono di una potenza notevole, e la narrazione scorre piacevolmente. Il libro è impeccabile sotto ogni aspetto.

La sicurezza illude, generando una cecità volontaria.  La tranquillità, in ambito economico, sociale e personale, offusca la percezione dei dettagli, trascurando le sottili sfumature che rivelano verità nascoste e convenienze.  L’evidenza stessa, paradossalmente, può sfuggire all’osservazione.  L’inerzia e la pigrizia rappresentano un rischio considerevole, ostacolando la comprensione delle situazioni e aprendo la strada all’imprevedibile.  Segreti custoditi nel silenzio e nella complicità possono venire a galla improvvisamente, come fulmini a ciel sereno, infrangendo una sicurezza apparentemente inamovibile, nonostante le inevitabili contraddizioni della vita.  L’inaspettato sconvolge gli animi e altera gli equilibri preesistenti.  Un semplice pettegolezzo, una vendetta, possono rivelare ciò che è stato celato a lungo.  Il disonore, specialmente all’interno di famiglie rispettate e influenti, genera vergogna e coinvolge tutti, indiscriminatamente. Ognuno cerca di preservare la propria reputazione e le proprie risorse, se presenti.  Qualcuno trae vantaggio dalla situazione, mentre altri perdono la tanto ostentata sicurezza. Tutto perde colore e sostanza.  Infine, le sfumature diventano dettagli chiari, ogni elemento trova il suo posto, portando al rimpianto per la precedente indifferenza di fronte alle vicissitudini della vita.  “Col fumo negli occhi” di Daniela Ginex approfondisce il passato della baronessa Matilde Regalbuto, una donna nubile il cui racconto inizia con un evento drammatico.  Da bambina, apprezzata per la sua bellezza, Matilde è legata al fratello Michele, che ama profondamente e che ricambia il suo affetto.  Michele, un giovane brillante ma con la passione del gioco d’azzardo, si ammala gravemente per molti anni.  Nel prendersi cura di lui, Matilde scopre un segreto sconvolgente che lo riguarda.  Il romanzo è straordinario: la prosa e la trama sono di una potenza notevole, e la narrazione scorre piacevolmente.  Il libro è impeccabile sotto ogni aspetto.

Recensione di “Col fumo negli occhi”: Un’indagine sulla sicurezza illusoria