L’ombra protegge chi lotta per la propria identità.

La notte offre rifugio a chi reclama il diritto di essere se stesso, sfuggendo a sguardi indiscreti carichi di pregiudizi. Questi ultimi, infatti, possono innescare conseguenze devastanti per chi è perseguitato. La vita dei perseguitati è una lotta continua contro la paura e la sofferenza, ma la speranza di un obiettivo li sostiene. Proteggere i propri figli spinge madri disperate ad affrontare la quotidianità, portando con sé un dolore profondo. In situazioni estreme, la salvezza passa attraverso l’abbandono. Separarsi dai propri figli è un atto straziante, ma a volte l’amore impone scelte terribili. La consapevolezza che i figli siano al sicuro lenisce il tormento interiore, anche se il dolore persiste per sempre. Infine, esauste dall’angoscia della separazione, le madri trovano la pace, dopo aver lasciato un’eredità ai loro figli. “Una notte piena di luna” di Armando Lucas Correa narra le vicende di madri e figlie che hanno sperimentato sulla propria pelle le conseguenze delle differenze fisiche e caratteriali in un’epoca di intolleranza. Il romanzo inizia con Ally, una scrittrice tedesca che si innamora di un musicista afroamericano e dà alla luce Lilith. In un periodo dominato dal nazismo, la superiorità della razza ariana è imposta con violenza. La piccola Lilith, meticcia, è in pericolo, e Ally, per salvarla, prende una decisione che la tormenterà per sempre. Anni e luoghi cambiano, ma la storia si ripete: una scelta drastica consente a Lilith, ormai adulta, di proteggere a sua volta la figlia. Le discendenti di Ally ricostruiranno la storia di famiglia, scavando nel passato e riportando alla luce un amore sbocciato tra le rovine di una guerra, per poi essere distrutto dalle fiamme di una rivoluzione. Questo straordinario romanzo è toccante, commovente, coraggioso; una narrazione magistrale, con una scrittura pura, dolente e intensamente emozionante.