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Vinóforum 2024: l’incontro fra storia e talento | REPORTAGE

Il Vinòforum non è mai stato così centrale. Per questa 21esima edizione, gli organizzatori hanno scelto il Circo Massimo, regalando all’evento un lustro ancor più internazionale e turistico.


“Vinòforum al Circo Massimo – aveva preannunciato in precedenza Emiliano De Venuti, CEO di Vinòforum – diventerà non solo un luogo unico per la promozione delle eccellenze del territorio e di tutto il Made in Italy, ma si inserirà in un’ottica di fruizione e promozione dell’offerta turistica capitolina. L’edizione 2024 rappresenta la naturale evoluzione di un percorso iniziato 20 anni fa che ci ha visti, per primi, credere fortemente che Roma potesse diventare un hub strategico per il tutto il comparto di settore. Questo traguardo è stato raggiunto anche grazie alla fondamentale collaborazione con le istituzioni capitoline, che hanno supportato la spinta innovativa di Vinòforum.”

Innovazione intravista anche da noi stessi nella serata di giovedì 20 giugno, quando abbiamo colto l’opportunità di visitare la nuova location e conoscere alcuni vitigni interessanti nel panorama nazionale. “Questo vino, già dall’etichetta, fa capire bene le sue radici e i suoi sapori”, ci confida un sommelier di una cantina locale (Cantina Villa Giulia), dimostrando quanto possa pesare l’appartenenza di un tipo di uva in quel determinato territorio, ma anche lo stesso attaccamento emotivo di chi lo vive ogni giorno. C’è chi invece, in maniera meno empatica, ha fatto parlare direttamente le sue bollicine, lasciando la libertà ai visitatori di chiedere qualche nozione in più e prendere le relative guide enogastronomiche.

Flyer diventati sempre più rari, in favore di una digitalizzazione che ormai va avanti dal ticketing fino alla fase del tour, scansionabile con il QR Code sul proprio dispositivo elettronico. Rimangono invece i carnet degustativi, così come il gadget per eccellenza: il calice.

Uno strumento trattato con cura dagli abili sommelier, per cercare come sempre di aggraziarsi la platea più numerosa. E provare, nel caso della Regione Lazio, a ricevere il premio come “miglior sommelier del Lazio“, in una gara partita proprio da questa edizione.

Ci sono stati poi anche spazi food con ben 60 figure fra chef e ristoranti che si sono prodigati in piatti veloci ma di ottima qualità, come a confermare che il tempo non è fondamentale per esprimere il talento e soprattutto completare al visitatore un mosaico esperienziale davvero entusiasmante.

Ricordiamo che il Vinóforum, cominciato da lunedì 17 giugno, terminerà domenica 23 giugno e non ha ancora esaurito i biglietti, lasciandoli a disposizione anche online!

Luca Fortunato

Nato con la 'penna' all'ombra del Colosseo, sono giornalista pubblicista nell'OdG del Lazio. Accanto alle cronache del mio Municipio con il magazine La Quarta, alterno le mie passioni per la musica e il calcio, scrivendo per alcune testate online (M Social Magazine e SuperNews), senza dimenticare il mio habitat universitario. Lì ho conseguito una laurea triennale in Comunicazione a La Sapienza e scrivo per il mensile Universitario Roma. Frase preferita? "Scrivere è un ozio affaccendato" (Goethe).