100 chili di pesce sequestrati in Italia | Niente etichette e rischio AVARIAMENTO: allarme in tutta la penisola

Sequestrato pesce di dubbia provenienza - pexels - emmepress
Un’operazione congiunta tra la Guardia di Finanza e l’ASL di Lecce ha portato al sequestro di circa 100 chilogrammi di pesce privo dei requisiti di tracciabilità ed etichettatura
Il controllo è stato effettuato all’interno di un’attività commerciale specializzata nella conservazione e vendita di prodotti ittici a Gallipoli.
Durante l’ispezione, i militari hanno riscontrato che i prodotti ittici non erano accompagnati dalla documentazione necessaria. Quella utile a garantire la loro provenienza e sicurezza per il consumo umano. Tale mancanza rappresenta una violazione delle normative che regolano la filiera alimentare. Finalizzate a tutelare la salute dei consumatori e a contrastare pratiche illecite nel settore.
A seguito del sequestro, è stata contestata una sanzione amministrativa di circa 12.000 euro nei confronti del titolare dell’attività. Nonostante la mancanza di tracciabilità, i sanitari dell’ASL hanno certificato che il pesce sequestrato era idoneo al consumo umano. Pertanto, su disposizione delle autorità competenti, il prodotto è stato destinato a diverse associazioni caritatevoli del territorio. Tra cui la Caritas Diocesana di Nardò-Gallipoli.
Questo intervento si inserisce in una più ampia strategia di vigilanza messa in atto dal Reparto Operativo Aeronavale della Guardia di Finanza di Bari, finalizzata a garantire la legalità, la tutela dell’ambiente e la sicurezza alimentare nel Salento. Le operazioni di controllo sono state intensificate per contrastare fenomeni di illegalità diffusa. Per proteggere i cittadini e gli esercenti che rispettano le normative vigenti.
Garantire trasparenza della filiera alimentare
Il sequestro di prodotti ittici privi di tracciabilità evidenzia l’importanza di garantire la trasparenza e la sicurezza nella filiera alimentare.
Le autorità competenti continueranno a monitorare attentamente il territorio. Con l’obiettivo di individuare e smantellare reti di commercio illecito, tutelando così la salute dei consumatori e sostenendo le attività commerciali che operano nel rispetto delle leggi.
Un messaggio chiaro contro gli illeciti
In conclusione, l’operazione di Gallipoli rappresenta un chiaro messaggio contro le pratiche illecite nel settore alimentare. Sottolinea l’impegno delle istituzioni nel garantire la sicurezza e la qualità dei prodotti destinati al consumo umano.
La collaborazione tra le forze dell’ordine e le autorità sanitarie è fondamentale per prevenire e contrastare fenomeni di illegalità. Assicurando un ambiente più sicuro e sano per la comunità.