Ikea STRAVOLGE tutto | Altro che mobili, questa è la vera offerta dell’anno: McDonald’s nel mirino

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IKEA: la nuova sfida nel food market - pexels - emmepress

IKEA in Italia non è più soltanto sinonimo di mobili e arredamento. Negli ultimi anni, il brand svedese ha deciso di investire sempre di più nel settore del food

E lo ha fatto trasformando la tavola in un vero e proprio palcoscenico di esperienze, culture e nuove abitudini. Non si parla soltanto di polpette seevedesi o di prodotti iconici, ma di un’offerta che si amplia con ricette, piatti vegetali, falafel, nuove linee di accessori e oltre duecento referenze dedicate alla cucina e al convivio.

Questa scelta non è casuale: in Italia la tavola ha un valore simbolico enorme. È il luogo della condivisione, della famiglia, dell’amicizia, della celebrazione quotidiana. IKEA ha compreso che non poteva limitarsi a vendere stoviglie o tavoli, ma doveva raccontare storie, emozioni, rituali. E così sono nate iniziative diffuse in diverse città italiane, da Milano a Napoli, da Bari a Pisa.

L’idea è stata quella di portare lunghe tavolate imbandite nelle piazze e nei quartieri, ciascuna ispirata alle tradizioni locali. A Napoli, ad esempio, il richiamo alla convivialità e allo street food è stato fortissimo, mentre a Milano si è puntato su un’atmosfera più elegante e multiculturale. In questo modo, il brand è riuscito a calarsi nei contesti urbani, a dialogare con le comunità e a farsi percepire come parte della cultura locale.

L’approccio è stato riassunto nello slogan “L’ingrediente segreto siamo noi”, che esprime bene l’idea di una convivialità che non nasce soltanto dai prodotti, ma soprattutto dalle persone e dalle loro storie. IKEA ha scelto di collaborare con designer italiani, come Elena Salmistraro, e con creativi e associazioni locali, per rafforzare l’autenticità del progetto. Non più quindi una comunicazione generica e globale, ma campagne iper-locali che rispecchiano il carattere di ogni città.

Cibo, design e cultura: il trio magico

Parallelamente, l’offerta alimentare ha continuato a evolversi. Le celebri polpette, arrivate a compiere quarant’anni, oggi sono affiancate da varianti vegetariane, vegane e persino a base di falafel, per intercettare nuove sensibilità legate al benessere e alla sostenibilità. IKEA sta dimostrando di voler accompagnare i cambiamenti dei consumatori, sempre più attenti alla salute e alla responsabilità ambientale, senza rinunciare al gusto e alla convivialità.

Ciò che colpisce è la capacità di integrare cibo, design e cultura in un’unica esperienza. Non si tratta solo di proporre un piatto in più al ristorante o un nuovo set di piatti a scaffale, ma di costruire un ecosistema in cui la tavola diventa simbolo di identità, creatività e condivisione. Le installazioni urbane, gli eventi diffusi e le nuove linee di prodotto sono tasselli di un progetto più grande, che punta a far percepire IKEA come un marchio capace di accompagnare i momenti più autentici della vita quotidiana.

Salmone - emmepress
Salmone – emmepress

Mantenere le promesse: la sfida più grande

Certo, restano le sfide: mantenere la promessa di qualità, garantire prezzi accessibili, assicurare coerenza tra comunicazione e offerta. Ma la direzione intrapresa sembra chiara. In Italia, dove il cibo è cultura e tradizione, IKEA sta dimostrando di poter giocare un ruolo da protagonista, andando oltre il concetto di arredamento per diventare parte integrante del vivere domestico e della convivialità.

In fondo, più che vendere mobili o piatti pronti, sta proponendo un modo diverso di stare insieme, e forse è proprio questo il vero successo della sua strategia.