La Mostra del Cinema di Venezia 75: un omaggio a visionari e la celebrazione di un maestro

La Mostra del Cinema di Venezia 75: un omaggio a visionari e la celebrazione di un maestro

Tra i film presentati alla 75ª Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia, *Capri-Revolution* di Mario Martone ha conquistato critica e pubblico. Questo intenso lavoro cinematografico, ambientato non nell’isola di Wight, ma a Capri, rievoca la comunità artistica fondata dal pittore Karl Diefenbach agli inizi del Novecento. Il film, solo parzialmente romanzato, segue il percorso di un artista che abbandona la figura del pittore spiritualista Diefenbach per abbracciare una nuova forma di espressione artistica performativa. Come ha spiegato lo stesso Martone, le scelte compiute in contesti come la colonia di Capri e quella di Monte Verità, in Svizzera, risuonano profondamente nel nostro tempo, dove la riflessione sul progresso e sul rapporto tra uomo e natura è fondamentale per la sopravvivenza stessa dell’umanità. *Capri-Revolution*, in concorso a Venezia 75, si inserisce nel percorso cinematografico dell’autore de *L’amore molesto*, iniziato con *Noi credevamo* e proseguito con *Il giovane favoloso*: un’analisi del passato italiano che getta luce sul presente, spiegando le problematiche attuali e prospettando un futuro di possibile rottura. Le interpretazioni di Marianna Fontana e dell’attore olandese Reinout Scholten van Aschat completano un film che esplora il rapporto tra collettivismo e individualismo, senza condannare il progresso ma analizzandone le cause. Ambientato tra il 1900 e il 1913, *Capri-Revolution* è una profonda e coinvolgente riflessione sulla liberazione individuale dalle convenzioni socio-culturali, una riflessione che non si limita a rappresentare la modernità, ma offre la possibilità di immaginare scelte controcorrente. La 75ª Mostra ha anche visto la meritata premiazione di David Cronenberg con il Leone d’oro alla carriera. La carriera del regista canadese, iniziata negli anni ’70 con film come *Il demone sotto la pelle* (1975), *Rabid – Sete di sangue* (1977), *Fast Company* (1979), *Brood – La covata malefica* (1979), *Scanners* (1981), *Videodrome* (1983), *La zona morta* (1983), *La mosca* (1986), *Inseparabili* (1988), e proseguita con opere più recenti come *La promessa dell’assassino* (2007), *A Dangerous Method* (2011), *Cosmopolis* (2012) e *Maps to the Stars* (2014), è stata definita dal direttore della Mostra, Alberto Barbera, un percorso che, pur partendo da territori di confine del genere horror, ha sempre superato i limiti del cinema di exploitation, creando un’opera cinematografica originale e personale. Violenza, trasgressione sessuale, la fusione tra realtà e virtualità, il ruolo deformante dell’immagine nella società contemporanea: questi sono solo alcuni dei temi ricorrenti che hanno consacrato Cronenberg come uno dei cineasti più audaci e innovativi. La 75ª Mostra del Cinema di Venezia si avvia alla conclusione. Dopo l’ultima giornata di proiezioni, sabato 8 settembre, saranno assegnati i premi, tra cui il Leone d’oro per il miglior film.