Il Leone d’oro a Cronenberg: tra Fellini e il futuro di Netflix

La 75ª Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia ha offerto un’ampia gamma di eventi e proiezioni, entusiasmando un pubblico eterogeneo e appassionato di cinema. Tra i film presentati, spiccano “22 Luglio” di Paul Greengrass, un dramma che ripercorre l’atroce attentato terroristico del 2011 in Norvegia, e “Les Estivants” di Valeria Bruni Tedeschi, un’opera coinvolgente e dai toni tragicomici che esplora le fragilità umane e la ricerca di rifugio interiore. Il cast stellare, che include Valeria Golino, Riccardo Scamarcio e Noémie Lvovsky, contribuisce al fascino del film. Ma l’evento che ha suscitato maggiore entusiasmo è stata la masterclass del regista canadese David Cronenberg, insignito del Leone d’oro alla carriera. Lungi dall’essere un’autocelebrazione, l’incontro ha esplorato il futuro del cinema, presentando Netflix come una nuova frontiera creativa, paragonandola all’avvento delle automobili elettriche destinate a sostituire i motori a combustione interna, ovvero il cinema tradizionale. Cronenberg, infine, ha condiviso un aneddoto personale, ricordando l’emozione provata da giovane a Toronto assistendo a “La Strada” di Federico Fellini: un momento rivelatore che ha definito la sua vocazione artistica. Un’esperienza che ha incantato la sala. A 75 anni, Cronenberg dimostra una visione lungimirante, proiettata verso nuove avventure, forse proprio sulla piattaforma Netflix.