La Rimozione dei Tatuaggi: Guida Completa al Trattamento Laser

La Rimozione dei Tatuaggi: Guida Completa al Trattamento Laser

La riuscita della rimozione di un tatuaggio dipende da diversi fattori. La posizione del tatuaggio sul corpo influisce sulla complessità del trattamento, con le aree periferiche che presentano maggiori difficoltà. Dimensioni, colore e tipologia dell’inchiostro, così come il fototipo del paziente, sono altrettanto determinanti. Un tatuaggio monocromatico, come ad esempio uno nero, potrebbe richiedere solo due sedute, mentre colori come l’azzurro e il verde si rivelano più resistenti, necessitando talvolta di 6-8 applicazioni. Due tipi di laser sono impiegati: il laser Q-switched, di più antica concezione, e il laser a picosecondi, tecnologia più recente. L’azione di entrambi si basa sulla generazione di un’onda elettromagnetica che, colpendo la pelle, frammenta il pigmento attraverso un processo fotomeccanico. I macrofagi, cellule del sistema immunitario, provvedono quindi alla rimozione dei residui. Le sedute vengono solitamente ripetute ad intervalli di due mesi. Dopo ogni trattamento è necessaria una medicazione di una settimana con pomate lenitive e antibiotiche per i primi due giorni. Il trattamento laser è fastidioso; per questo, prima dell’intervento, viene applicata una crema anestetica. Il costo varia da 100 a 600 euro a seduta, in funzione delle dimensioni, delle caratteristiche del tatuaggio e del numero di colori presenti. È fondamentale affidarsi a professionisti qualificati e apparecchiature all’avanguardia per prevenire le cicatrici che possono derivare dall’utilizzo di tecnologie obsolete.