La televisione: palcoscenico per dolori privati? | Da Caruso a Henger

La televisione: palcoscenico per dolori privati? | Da Caruso a Henger

Elaborare un lutto, superare un dolore profondo, è un’esperienza umana universale. Ognuno affronta la sofferenza a modo suo, con i propri tempi e strategie: isolamento, affetto familiare, sfogo emotivo. Oggi, però, c’è una nuova, inquietante modalità: l’esposizione pubblica su schermi televisivi e social network. Quel che un tempo rimaneva confinato alla sfera privata, ora è esposto a milioni di sguardi. Paola Caruso, ad esempio, è l’ultima a sperimentare quest’intima esposizione mediatica. Dopo il commovente ritrovamento della madre biologica a “Live – Non è la d’Urso”, la sua vita sentimentale, come una telenovela senza fine, continua a generare clamore. Secondo le sue dichiarazioni, l’ex fidanzato, Moreno Merlo, si sarebbe rivelato un manipolatore in cerca di notorietà. L’ex naufraga de “L’isola dei famosi” lo accusa persino di aver violato la sua privacy riprendendola di nascosto, mentre lui la contrasta, forse ingiustamente, accusandola di incoerenza e violenza fisica nella loro relazione. Anche ammettendo la veridicità delle accuse dell’uomo, l’aspetto più raccapricciante resta la sua ricerca di visibilità attraverso un simile teatrino mediatico. L’amore autentico è ben diverso da questa ostentazione, una triste verità compresa da pochi. In una società invasiva e rumorosa, la discrezione è diventata un bene raro. Eva Henger, al contrario, sembra godere di una morbosa esibizione di dettagli privati, alimentando gossip e polemiche sterili. Si è scagliata ripetutamente contro la figlia Mercedesz, una giovane donna che, ironicamente, dimostra una maturità e una dignità ben superiori a quelle della madre. Cosa c’è di così vergognoso nel rivelare che Riccardo Schicchi non è il padre biologico di Mercedesz? Dire la verità può far male, ma non è un oltraggio, specie quando l’affetto paterno non dipende da legami di sangue. Ma la ricerca di attenzioni televisive a discapito della propria famiglia raggiunge livelli di cattivo gusto inaccettabili.