La straordinaria vittoria di Mengoni a Sanremo 2023: un’umanità extraterrestre

Un essere fuori dal comune, un artista che trascende i limiti del consueto: Marco Mengoni ha conquistato il Festival della Canzone Italiana con una performance che ha unito autenticità e profondità. Sebbene la sua precedente hit, paragonabile a un successo di portata cosmica, fosse rimasta “a terra”, “Due vite”, il brano presentato a Sanremo, ha conquistato il pubblico con la sua sincerità introspettiva. L’artista, celebrato in passato come il “Re Matto”, ha letteralmente “atterrato” la sua nave spaziale nel porto, ribattezzato per l’occasione “Lido Mengoni,” per poi rivelare un’opera capace di narrare sia la realtà che il sogno, un’esperienza umana che spesso dimentichiamo di cogliere appieno. “Siamo i soli svegli nell’universo e non conosco ancora bene il tuo deserto,” canta Mengoni, aprendo un dialogo che risuona profondamente nel cuore di milioni di ascoltatori, anche tra coloro che ne apprezzano solo superficialmente il significato. L’immagine dei “fiori nella tua camera, la mia maglia metallica” rappresenta l’acuto contrasto tra un mondo ideale e la dura realtà della vita quotidiana, un confronto che ha toccato le corde emotive di molti spettatori, anche durante le notti insonni dedicate a seguire l’evento e a commentarlo sui social. Il tocco filosofico, frutto della collaborazione con Davide Petrella, non è passato inosservato, ottenendo il plauso della critica e smentendo i detrattori che hanno bollato la sua musica come “piatta”. La vittoria di Mengoni, che torna a trionfare a Sanremo a distanza di dieci anni dalla sua precedente affermazione nel 2013, è stata indiscutibile, resistendo ai tentativi di minimizzarne il valore attraverso strumentalizzazioni di una precedente intervista in cui parlava di “dismorfismo”. L’artista ha dimostrato coerenza e passione, godendosi appieno ogni momento trascorso con i suoi fan, che lo hanno atteso instancabilmente fuori dal “Lido Mengoni”, e con gli addetti ai lavori. Il “Lido”, riaperto simbolicamente solo dopo la sua vittoria, è stato testimone di questo successo straordinario. Quello che colpisce, però, è la straordinaria capacità di Mengoni di relazionarsi con il pubblico, dimostrazione evidente nell’umile e commovente dedica rivolta a tutte le donne che hanno calcato il palco dell’Ariston e nell’abbraccio sentito con il secondo classificato, Lazza. Quest’umanità, unita al suo indiscutibile talento, rende Mengoni un artista unico, un vero “alieno” capace di incarnare valori oggi rari: umiltà, compassione e la capacità di apprezzare il successo senza perdere di vista l’essenza dell’arte.