Riflessioni sull’anima in “Carezze tra anime” di Lidia Geraci

Riflessioni sull’anima in “Carezze tra anime” di Lidia Geraci

Confrontarsi con se stessi è un’ardua impresa, un labirinto interiore che genera frustrazione. Nella vita, si commettono errori, e si fugge dalle proprie responsabilità. Perseverare nel proprio essere, nonostante le cadute e le perdite, è una sfida che, nella tempesta emotiva, può disorientare, allontanandoci dalla strada tracciata dal nostro carattere e dalla nostra educazione. La verità può essere celata, mascherata, ma le emozioni, espresse dagli occhi, rivelano ciò che le parole, per vergogna o timidezza, tacciono. È necessario affrontare un profondo senso di inadeguatezza, lottare con dubbi e domande, patire emotivamente, prima di trovare la retta via dopo gli smarrimenti. Ciascuno sperimenta le emozioni a modo suo, ma perdersi in sentimenti intensi e autentici è facile, dato che spesso si muove su un terreno minato di silenzi e allusioni da decifrare. Ci sono esperienze che segnano l’anima ancora immatura, diventando, col tempo, ferite aperte nel presente. Eventi e situazioni passate, in un momento imprevedibile, possono esplodere, rivelando una mancata accettazione. È allora che si fa i conti con se stessi. L’imprevedibilità della vita può apparire come una rottura della routine quotidiana, ma è fondamentale. È una delle vie che conducono alle risposte cercate, risposte inaspettate, senza le quali ci si sentirebbe incompleti. In “Carezze tra anime” di Lidia Geraci, seguiamo la storia d’amore tra Tancredi e Farah, due giovani con un passato difficile e doloroso. Circondati dall’affetto di figure importanti, che li hanno cresciuti come figli, i due si incontrano in Sicilia in modo inatteso. Scrutando nelle loro anime e affrontando la verità a lungo celata, emerge una realtà intensa e commovente. La narrazione, pur presentando alcuni momenti un po’ prolissi, è avvincente. Alcuni personaggi sono magistralmente descritti, vere e proprie opere d’arte letterarie. Le espressioni dialettali siciliane, sapientemente inserite, arricchiscono il testo con un tocco di autentica piacevolezza.