Il peso del rimorso attanaglia, un dolore lancinante per ciò che non si è saputo impedire. Spesso, ci si tormenta ingiustamente, senza colpa, per una parola detta fuori luogo. L’inadeguatezza si insinua, deformando la percezione della realtà. Ciò che prima appariva normale si trasforma in una distorsione, creando fratture nell’animo. Si rianalizzano le emozioni, si scrutano i dettagli sfuggiti, la superficialità con cui si sono affrontate certe situazioni diventa fonte di vergogna. La routine quotidiana, con la sua cappa soffocante, oscura le sfumature, proprio quelle che offrono risposte a dubbi e inquietudini. La verità, quando finalmente si palesa, lascia attoniti, rivelando la propria ingenuità. A volte, la consapevolezza giunge troppo tardi, lasciando spazio al rimpianto. In “Viva il lupo” di Angelo Carotenuto, questo tema è centrale. Silenzi che generano incomprensioni, distanze che si allungano, soprattutto tra le generazioni. Gabriele Purotti, cinquantenne leader dei Dorita, un gruppo rock noto al grande pubblico come “Puro”, giudice di successo nel talent show televisivo “Viva il lupo”, si ritrova afono. La sua voce, strumento del suo successo, svanisce dopo la morte di Tete, una sedicenne dal talento straordinario, respinta alle audizioni proprio dal suo voto decisivo. Il rimorso lo travolge, innescando una duplice ricerca: interiore ed esteriore. Desidera conoscere Tete, ricostruire la sua vita, i sogni infranti. Un incontro inaspettato ridefinisce il suo percorso. Il romanzo affronta con sensibilità temi quali la sconfitta, l’arroganza, l’agguerrita competizione, i desideri, le debolezze umane. La trama è ben costruita, coinvolgente, la scrittura scorrevole e avvincente.
Categoria: UNO SGUARDO SU…
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Capire i Limiti di Vincita Massima nelle Slot Online di Funbet: Una Guida per Giocatori Intelligenti
Le slot machine online, disponibili su piattaforme come Funbet, presentano spesso limiti massimi di vincita, ovvero un tetto prestabilito al premio ottenibile in una singola sessione di gioco. Questi limiti, fissati sia dagli sviluppatori del software che dal casinò stesso, possono variare enormemente, da poche migliaia a cifre superiori al milione di dollari. Questa restrizione serve a mitigare i rischi finanziari per l’operatore, garantendo la sostenibilità dell’attività di gioco. Per i giocatori, invece, conoscere questi limiti è cruciale per una pianificazione strategica efficace. Ambire a premi significativi richiede la selezione di slot con limiti massimi elevati, evitando così delusioni derivanti da vincite inferiori alle aspettative, nonostante sessioni di gioco lunghe e costose. Sono numerosi i casi di giocatori che, inconsapevoli di queste restrizioni, si sono visti ridurre le vincite a un livello nettamente inferiore al potenziale. Ad esempio, una vincita potenziale di 100.000 dollari potrebbe ridursi a soli 10.000 a causa di un limite predefinito. Per accertare i limiti di vincita, si consiglia di: 1) consultare la sezione “Regole” o “Informazioni” del gioco; 2) visitare il sito web ufficiale dello sviluppatore del software; 3) contattare il servizio clienti del casinò; 4) ricercare recensioni e analisi dettagliate della slot su siti specializzati. La scelta di una slot deve essere ponderata, considerando non solo il limite massimo di vincita, ma anche altri fattori cruciali come la volatilità (le slot ad alta volatilità offrono premi maggiori, ma meno frequentemente), la percentuale di ritorno al giocatore (RTP) – un RTP superiore al 96% indica una maggiore probabilità di vincita – e l’opportunità di provare la slot in modalità demo. Giocare senza comprendere appieno le condizioni può condurre a frustrazioni e sfiducia nei confronti del casinò. Una puntata consistente su una slot con un limite di vincita basso rischia di risultare del tutto poco remunerativa. Infatti, i limiti di vincita influenzano direttamente l’RTP complessivo della slot, riducendo il potenziale ritorno per il giocatore. Slot con limiti bassi offrono minore possibilità di grandi vincite, anche se presentano un’alta percentuale RTP. Inoltre, alcuni jackpot progressivi presentano specifiche condizioni sui limiti massimi che richiedono una attenta lettura. In definitiva, i limiti di vincita impattano notevolmente sulla strategia di gioco e sulle aspettative. È quindi fondamentale verificarli accuratamente, assieme ai termini di servizio del casinò, per evitare spiacevoli sorprese e contestazioni sulle vincite. Alcuni casinò impongono limiti giornalieri, settimanali o mensili, che vanno considerati attentamente. La conoscenza delle regole e dei termini di servizio tutela i diritti del giocatore e previene possibili conflitti. In conclusione, verificare i limiti di vincita prima di iniziare a giocare è un’azione indispensabile per una esperienza di gioco più appagante e consapevole, massimizzando le opportunità di vincita e minimizzando i rischi.
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Un’Eredità di Forza: Recensione de “La Luna dei Moncada”
Decisioni risolute, personalità forti e una visione chiara del mondo plasmano il corso della vita, influenzando il futuro. Queste qualità forgiano una resistenza interiore, una corazza contro le avversità quotidiane, mostrando agli altri, e soprattutto agli opportunisti, la propria forza di carattere e intelligenza. Tuttavia, anche la più solida armatura cede di fronte ai colpi più dolorosi che la vita può infliggere, privandoci di qualcosa o qualcuno di inestimabile. La sofferenza è un’esperienza imprevedibile, ma la capacità di superarla, gestirla, e conviverci con determinazione è la chiave per ritrovare la propria forza. L’approccio risoluto a situazioni complesse rivela la tempra di un carattere saldo. La tenacia, l’intelligenza e la capacità di agire con saggezza al momento opportuno diventano armi preziose. Le cadute fanno parte del percorso umano, nessuno è immune dal dolore e dalle difficoltà, ma la vera sfida sta nel risollevarsi. La perseveranza diventa l’antidoto ideale contro le sconfitte e i drammi esistenziali, un’inesauribile fonte di energia che nutre il coraggio di difendere ciò che più ci sta a cuore. “La Luna dei Moncada”, di Michele Cusimano, ci immerge in una storia potente. Caltanissetta, 1568: Donna Aloisa De Luna sposa Cesare Moncada, principe di Paternò, ma il loro matrimonio è di breve durata. La morte improvvisa di Cesare lascia Aloisa con un’eredità pesante: due figli da crescere e un regno da governare, minacciata da coloro che ambiscono alla sua ricchezza e al suo potere. La sua tenacia si rivela decisiva, permettendole di prevalere sui nemici che minacciano la serenità della sua famiglia. Ma una nuova minaccia incombe… Il romanzo è un affascinante quadro storico narrativo, una scrittura coinvolgente che cattura il lettore, emozionandolo con la bellezza di una storia magistralmente raccontata.
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Festa a Quattro Zampe: Divertimento e Cultura Cinofila a CityLife
Il 13 ottobre, dalle 11 alle 17, il pittoresco parco di CityLife a Milano accoglierà la seconda edizione di “Only For Pet Lovers” (onlyforpetlovers.it), un evento gratuito dedicato ai cani e ai loro proprietari. Un’intera giornata di allegria, con attività divertenti e stimolanti: momenti glamour, giochi, spettacoli emozionanti, approfondimenti cinofili, cibo sostenibile e molto altro ancora. Dopo il grande successo della scorsa edizione ai Giardini della Guastalla, con oltre 800 partecipanti, torna questo atteso appuntamento ideato dall’omonima agenzia milanese specializzata in eventi per animali domestici. Organizzato da professionisti, educatori, associazioni e aziende del settore pet, l’evento si prefigge di promuovere la cultura del rispetto degli animali e del legame uomo-animale, ottenendo il patrocinio del Comune di Milano. Il programma del 13 ottobre, sotto gli imponenti grattacieli di CityLife, è ricco di iniziative. Tra queste, spettacoli di dog dance con Melissa Munoz, celebre tiktoker e tra le migliori dog dancer italiane, nota per le sue performance all’ultima edizione di Italia’s Got Talent. Un “Beauty Lab” con Vanessa Locci, esperta pet dog stylist di Mrs. Poodle, offrirà due workshop (mattina e pomeriggio) su come rendere irresistibili i propri amici a quattro zampe con accessori e prodotti innovativi, tra cui la nuova linea beauty 100% naturale e vegana Liu Jo Pets, di cui saranno offerti campioni omaggio. Il brand Liu Jo Pets sarà protagonista anche con due set fotografici: uno con total look Liu Jo per proprietari e cani, e uno con foto istantanee Polaroid e golosi biscotti artigianali Bisky Pet (senza sale, zuccheri e additivi), con buoni sconto per le boutique milanesi Liu Jo e un’area relax. “The Voice of Dogs”, un evento nel evento ispirato a un famoso talent show, vedrà cani e padroni esibirsi insieme in una performance valutata da una giuria per originalità e creatività. Attività ludiche come una battaglia con pistole spara-bolle di sapone e l’”Arf Arf Quiz”, un gioco interattivo con premi Monge (azienda leader nel pet food), condotto dall’influencer Luca Gervasi. Il “Pest in Show”, una sfilata canina non competitiva a cura delle associazioni Diamoci La Zampa e Gaia Animali&Ambiente, premierà i cani più simpatici, con premi e riconoscimenti. L’istruttrice Pet First Aid Chiara Ceresolio mostrerà tecniche di primo soccorso per cani, mentre il Servizio Cani Guida dei Lions illustrerà l’importanza dei cani guida per non vedenti.
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Una storia di sogni e libri: recensione di “Amunì” di Alessia D’Annibale
La forza di volontà apre viali inaspettati, persino ai più audaci. Non si rinuncia al potere dei sogni, né ci si lascia scoraggiare dalle difficoltà. Un obiettivo chiaro domina la mente: realizzare le proprie aspirazioni. All’inizio, si è incerti sul proprio futuro, sui gusti, sugli obiettivi. Poi, inaspettatamente, avviene una trasformazione, graduale o improvvisa. Si comprende il proprio destino, una vocazione che risuona nel cuore. Si impara ad ascoltare la gioia che pulsa intensamente nel petto, guidandoci verso ciò che l’anima desidera. Quando si coltiva un sogno significativo, i limiti svaniscono. La fantasia si espande in territori inesplorati. Si impara ad avere fiducia in sé stessi, a governare le proprie scelte, fortificandosi nell’affrontare le sfide, le resistenze culturali e l’ignoranza radicata in alcuni contesti sociali. La determinazione, col tempo, diventa un’armatura, permettendo di raggiungere i propri obiettivi vitali. Con impegno e studio si progredisce, accorciando la distanza dai sogni, anche i più ambiziosi. Li si vede prendere forma, infondendo forza e coraggio. “Amunì” di Alessia D’Annibale narra una storia di ricordi e di un profondo amore per i libri, ambientata nella Palermo del secondo dopoguerra. Totò Giuffrè, ormai anziano, ripercorre l’infanzia in quegli anni difficili e pieni di sacrifici. La sua famiglia, povera come molte altre nel dopoguerra, affronta la miseria quotidiana: la madre Carmela ricama per le famiglie aristocratiche del quartiere, mentre il padre ha perso il lavoro. Nutrire tre figli in una situazione di indigenza rappresenta una sfida enorme. Un giorno, vicino a casa, Totò incontra una figura che gli cambierà la vita: donna Luisa, la donna più ricca della città, ospite di un sontuoso palazzo, che gli rivelerà il piacere della lettura. Totò si appassiona ai libri, contrastando il volere del padre, che desidera vederlo lavorare nell’osteria di famiglia. Ma il giovane ha le idee chiare e crede in se stesso. Questo romanzo è fonte di ispirazione per molteplici ragioni che il lettore scoprirà autonomamente. Possiede inoltre la capacità di avvicinare qualsiasi lettore, esperto o occasionale, ad una prospettiva singolare sulla lettura e sull’amore per i libri. La narrazione è delicata e lo stile confidenziale.
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“Recensione di “Bambini di Ferro”: La dura realtà dell’adolescenza”
La complessità della crescita, specialmente in contesti familiari difficili, è il cuore pulsante di “Bambini di ferro” di Tommaso Mancini. Un’armonia interiore è un miraggio quando si è circondati da problemi che sembrano insormontabili. La fuga, il desiderio di dimenticare, diventano istinti di sopravvivenza di fronte a situazioni laceranti, che minano la serenità e condizionano le scelte di vita. L’assenza di una guida sicura costringe i giovani a confrontarsi con momenti cruciali da soli. Genitori fisicamente presenti ma emotivamente assenti, o addirittura scomparsi, lasciano un vuoto incolmabile. Si aggrappano a illusioni per resistere, fingendo una normalità che non esiste, spesso a discapito dei figli. Questi ultimi assorbono il dolore e la sofferenza, portando il peso di una famiglia disgregata, come un fardello interiore ed esteriore. La quotidianità diventa una sfida brutale, una lotta contro la violenza e la crudeltà. La rabbia repressa esplode incontrollabile, e la ricerca di prove di coraggio, autoimposte o imposte da altri, diventa un modo per accelerare la crescita, per sentirsi adulti prima del tempo. Ma questa frettolosa maturità ruba la spensieratezza e la libertà che appartengono all’infanzia. Il romanzo di Mancini ci immerge nella realtà di questi adolescenti, mostrando come il processo di diventare uomini passi attraverso le sfide a scuola, a casa e nel quartiere. Le città possono rivelare una ferocia inaspettata, un’ostilità che premia la forza e lascia indietro chi è debole e inesperto. Giacomo, il protagonista, vive nella periferia romana con una madre depressa e apatica, chiusa nel suo dolore, lontana da lui e dal mondo. Costretto a confrontarsi con la durezza del mondo esterno, Giacomo si scontra con i bulli della sua scuola. Dovrà scegliere: adeguarsi alle aspettative, diventando un uomo secondo gli stereotipi, oppure accettare di essere diverso, di non corrispondere al modello dominante. “Bambini di ferro” colpisce per la sua potenza narrativa, la ricchezza dei temi affrontati e la limpidezza di una scrittura efficace e coinvolgente.
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ARTEVENTO Autunno: Un Cielo, Un Mondo | Cervia ospita l’edizione autunnale del rinomato Festival Internazionale dell’Aquilone | 11-22 Ottobre
Dopo il trionfo della sua prima edizione, ARTEVENTO – il più longevo Festival Internazionale dell’Aquilone al mondo, attivo a Cervia dal 1981 – torna con la sua edizione autunnale “One Sky One World”, dall’11 al 22 ottobre. Questo evento conclude la 44esima edizione del festival, offrendo un programma intenso incentrato sui pilastri della sua missione: promuovere la cultura dell’aquilone come patrimonio immateriale dell’umanità, incoraggiare la pace, la multiculturalità e la sostenibilità ambientale. Dal 1981, ARTEVENTO si distingue nell’organizzazione di eventi internazionali, mostre, performance, installazioni artistiche in spazi pubblici, laboratori didattici, corsi per adulti, residenze d’artista e reportage fotografici sul tema degli aquiloni. Organizzatore dell’omonimo evento a Cervia, oggi riconosciuto come il più antico festival internazionale di aquiloni, ARTEVENTO gestisce anche le attività itineranti, didattiche e divulgative del primo Museo dell’Aquilone d’Europa. Il festival opera come punto di riferimento per lo sviluppo dell’arte eolica e la promozione dell’aquilone come simbolo di creatività sostenibile e filosofia ambientalista. Grazie alla partnership mediatica con RaiNews, Rai Pubblica Utilità e TGR, la manifestazione autunnale collaborerà con il Ministero della Cultura, Fondazione PerugiaAssisi, ResQ, Mediterranea, Operazione Colomba e altre importanti realtà istituzionali e civili. Dodici giorni ricchi di eventi inediti, laboratori, mostre e spettacoli mozzafiato per tutte le età, con la partecipazione di ospiti speciali e nomi di spicco del mondo dell’aquilonismo internazionale. Il 11 ottobre, alle ore 10:00, il volo di aquiloni sulla spiaggia di Lungomare D’Annunzio aprirà i festeggiamenti, colorando i cieli di Cervia. Tra i professionisti più attesi, spicca Albert Trinks, celebre aquilonista olandese creatore di straordinari aquiloni “edo” ispirati alla tradizione giapponese e dedicati alla difesa dei diritti umani. Oltre alla sua opera più nota, ispirata al ritratto “Ragazza Afghana”, Trinks presenterà altri due aquiloni dedicati alla giovane Sharbat Gula. L’artista olandese si inserisce perfettamente nella cornice pacifica e solidale del Festival, che quest’anno dedica una sezione speciale al Giappone e alla sua antica arte. Al centro dell’edizione, la mostra inedita “Il Giro del Mondo in 80 Aquiloni – speciale Giappone”, evento speciale del Museo dell’Aquilone, allestita al Magazzino del Sale Torre, inaugurata l’11 ottobre alle 18:00 e aperta fino al 22 ottobre. La mostra celebra il recente gemellaggio tra il Museo dell’Aquilone di Cervia e il Takano Hakubutsukan di Tokyo, nonché l’acquisizione di una collezione unica al mondo dalla città di Nagoya. L’esposizione esplora l’antica arte giapponese dell’aquilone, presentando due novità che confermano il ruolo di primo piano del Festival di Cervia nella preservazione delle culture dell’aquilone a livello internazionale. La prima è la donazione di oltre 20 opere dalla collezione del Presidente della Japan Kite Association e Direttore del Museo dell’Aquilone di Tokyo, Masaaki Modegi, alla direttrice artistica di Artevento, Caterina Capelli, a sostegno del suo ruolo di “testimone” per la salvaguardia dei saperi e delle pratiche tradizionali dell’aquilone, riconosciuto dall’Istituto Centrale per il Patrimonio Immateriale del Ministero della Cultura. La seconda novità è l’acquisizione dell’unica collezione completa esistente di aquiloni “musicali” – koryudako, ovvero “di antica tradizione” – della città di Nagoya, noti per la loro forma originale, simile a quella di un insetto, e per il suono simile al frinire delle cicale prodotto in volo dalle vibrazioni dell’arpa eolica in bambù. La collezione comprende l’opera completa dell’anziano Maestro Masaaki Sato, che ha scelto la Capelli come depositaria della sua eredità, riconoscendo la sua passione e vedendo nell’aquilone del Maestro giapponese un simbolo di salvaguardia ambientale e biodiversità. Sabato 12 ottobre, artisti e campioni di aquilonismo acrobatico si esibiranno, affascinando il pubblico con le loro spettacolari creazioni eoliche. Oltre ad Albert Trinks – che presenterà ad ARTEVENTO un nuovo aquilone dedicato alla memoria e alla denuncia degli orrori della guerra – arriveranno numerosi professionisti internazionali. Dalla Francia, Ramlal Tien con la sua installazione “Seeds of peace”, e Gerard Clement, pioniere dell’aquilonismo internazionale, con il suo spettacolare aquilone “San Giorgio e il Drago”. Dalla Polonia, Alicja Szalska e Szymon Ka, insieme ad artisti italiani come Fausto Marrocu, Vita Giacopelli e Maurizio Guastini, autori di suggestivi “Giardini del Vento”. Parteciperà anche Sara Rizzetto, campionessa di volo acrobatico e presidente di STACK Italia Federazione Italiana Volo Acrobatico, Giovanni Govoni, campione di volo multiplo acrobatico, e il Team EX3 con le sue installazioni eoliche dedicate al circo. I piloti di “giganti del cielo” come Edo Borghetti e Simone Cabianca, in rappresentanza della Peter Lynn Kites, con i loro originali aquiloni zoomorfi prodotti dalla storica fabbrica neozelandese, contribuiranno a creare un’atmosfera magica. Il pomeriggio del 12 ottobre sarà dedicato alla letteratura, con incontri con importanti autori. Alle 17:30, sulla spiaggia di Lungomare D’Annunzio, lo scrittore Andrea Fantini presenterà il suo libro “Un autunno caldo. Crisi ecologica, emergenza climatica e altre catastrofi innaturali” (Codice Editore), seguito da una sessione di autografi. Alle 21:00, il concerto “In direzione ostinata e contraria” – Dimacoin Concerto, un tributo a Fabrizio De André, animerà la serata sulla spiaggia di Cervia (in caso di maltempo, il concerto si terrà al Magazzino del Sale). A chiudere il weekend di “One Sky One World”, domenica 13 ottobre – Giornata Internazionale One Sky One World – la Parata per la Pace, organizzata per la prima volta in collaborazione con la Fondazione PerugiaAssisi, in occasione della recente adesione di ARTEVENTO al “tavolo della pace” della storica marcia per i diritti umani. L’evento riunirà società civile, ONG e associazioni, con particolare attenzione ai temi del salvataggio in mare, dell’accoglienza, dell’intercultura e della solidarietà. ARTEVENTO ha scelto come testimone del messaggio della giornata Vito Fiorino, falegname e pescatore, soccorritore di 47 profughi in difficoltà durante la tragedia del mare di Lampedusa del 3 ottobre 2013. Protagonista del docu-film “A nord di Lampedusa” del regista Alessandro Rocca, membro dell’ONG ResQ, Fiorino aprirà la Parata, che partirà da Piazza Garibaldi per raggiungere la spiaggia, accompagnata dalla musica delle percussioni senegalesi di LOCOMOTUMMT Tidiane Diop Sabar Section dell’Associazione TUMMe.t.s. Per prenotazioni di visite guidate, laboratori o informazioni sul programma, visitare www.artevento.com o scrivere a info@artevento.com.
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Un Viaggio Temporale Attraverso Generazioni: Recensione di “Erano gli anni” di Daniele Congiu
Siamo plasmati dalle esperienze vissute, eredi di un patrimonio genetico e familiare che ci influenza profondamente, a prescindere dal nostro rapporto con esso. Il nostro carattere, una miscela di eredità e formazione personale, cela sfumature con radici lontane, riflessi di antenati a cui somigliamo. Per comprenderci, dobbiamo ripercorrere i sentieri della memoria, rivivendo aneddoti ascoltati e momenti vissuti direttamente. I ricordi, depositari di un passato vivo, permeano i nostri pensieri, alimentando nostalgia, rabbia e un caleidoscopio di emozioni contrastanti. Prendiamo respiro, rallentiamo il ritmo per ricomporre i frammenti di una vita passata, confrontandoci con scelte del passato e rimpiangendo errori inevitabili. Il futuro, imprevedibile, diventa presente, illuminando con nuova luce il nostro percorso. Le reazioni, tra euforia e frustrazione, di fronte alle sfide quotidiane dipingono un quadro complesso della nostra esistenza. Abbandonare le proprie responsabilità o affrontare sentieri impervi formano chi siamo, sorprendendoci del risultato finale. In “Erano gli anni” di Daniele Congiu, assistiamo alla caduta di una famiglia, seguendone la storia attraverso gli occhi di un bambino di dieci anni, la cui infanzia si snoda tra gli inverni bui e le estati luminose di Cala Cipolla, Cagliari. Il racconto abbraccia diverse epoche e personaggi, dalle guerre mondiali al fascismo, dagli anni Sessanta all’era digitale. Il protagonista, dalla fanciullezza all’età adulta, lotta nella quotidianità, confrontandosi con le generazioni precedenti. La sua aspirazione? La libertà, per sé e per tutti. L’autenticità del romanzo è palpabile fin dalle prime pagine; una storia corale, che risuona con le esperienze di molti lettori. La scrittura è vibrante, una fiamma che alimenta verità, anche scomode, rivelando la complessità dell’esperienza umana.
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L’Integrità a Tutti i Costi: Riflessioni su “La Strantuliata” di Fabrizio Escheri
L’integrità morale, un principio spesso lodato ma raramente praticato fino alle estreme conseguenze, costituisce il fulcro di questa analisi di “La Strantuliata” di Fabrizio Escheri. A volte, la schiettezza eccessiva può rivelarsi un’arma a doppio taglio, esponendo l’individuo onesto alle macchinazioni di chi usa la disonestà come strumento di potere. I caratteri miti e riservati, quelli che preferiscono la discrezione al conflitto, diventano bersagli facili per soprusi e ingiustizie. Agli occhi dei cinici, questa apparente debolezza è percepita come una minaccia, poiché l’onestà può mettere a rischio intrighi e crimini. Le persone integerrime, guidate dal senso del dovere e dalla ricerca della verità, si rifiutano di ignorare le ingiustizie, rischiando di finire intrappolate nella rete di chi preferisce l’omertà. Se la rettitudine non è accompagnata da una robusta capacità di resistere alle pressioni, può trasformarsi in una condanna. Nel romanzo di Escheri, ambientato nella Sicilia degli anni Trenta, un modesto autista di autobus, uomo di poche parole e grande precisione, si imbatte nel cadavere di Don Tano, personaggio influente legato al barone di Chibbò. Questo ritrovamento lo catapulta in una vicenda intricata, un groviglio di potenti, politici corrotti e donne influenti, un vortice di tradimenti, ricatti e vendette. La scelta dell’autista di seguire la giustizia, rifiutando l’omertà, lo conduce a un prezzo altissimo. “La Strantuliata” è un thriller avvincente, una storia ben congegnata che stimola riflessioni profonde sul conflitto tra onestà e omertà, coinvolgendo il lettore in un viaggio emozionante tra le conseguenze di scelte coraggiose.
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Addio a Totò Schillaci, stella di Italia ’90
Palermo piange Salvatore Schillaci, il “Totò” che ha incantato il mondo con le sue prodezze durante i mondiali del 1990. All’età di 59 anni, dopo una prolungata battaglia contro un tumore, il celebre calciatore si è spento presso un ospedale palermitano, dove era ricoverato dal 7 settembre. Nonostante due interventi chirurgici al colon che avevano fatto ben sperare in una completa guarigione – tanto che aveva partecipato a trasmissioni televisive come Pechino Express – la malattia ha purtroppo avuto la meglio. La scomparsa di Schillaci lascia un vuoto incolmabile nel panorama calcistico italiano e nel cuore dei suoi innumerevoli tifosi.