La follia del XXI secolo: da Katia Ricciarelli ai Måneskin, un’odissea nella terra delle sciocchezze

Se un calendario mondiale delle assurdità esistesse, questo 2023 sarebbe un anno da ricordare. La stupidità imperversa, forza inarrestabile contro cui l’intelletto lotta invano. Difficile rendere intelligenti gli sprovveduti, e spesso l’intelligenza stessa soccombe al contatto con l’insipienza. Il Grande Fratello Vip, quest’anno, ne offre una dimostrazione lampante. Katia Ricciarelli, celebre soprano italiano, non pare apprezzare le dinamiche del reality. Questa diva, lontana anni luce dall’immagine di Maria Callas, sembra non comprendere che l’auto-promozione sia essenziale in un programma di tale portata. Dopo ripetute minacce di abbandono a causa di presunte falsità dei coinquilini, si trasforma in una detective, investigando su un presunto bacio tra Miriana Trevisan e Nicola Pisu, nonostante le smentite dei diretti interessati. Un’incursione nel mondo del gossip più becero. Il triangolo amoroso formato da Gianmaria Antinolfi, Sophie Codegoni e Soleil Sorge, invece, sembra una coreografia studiata per le telecamere. Due ex protagoniste di Uomini e Donne che orbitano intorno all’imprenditore come galline attorno al gallo. Fuori dalla casa, i Måneskin tornano sulle scene radiofoniche con “Mammamia”. Dopo il trionfo all’Eurovision e a Sanremo, il loro nuovo brano, intriso di ironia, sembra allinearsi alla loro lotta contro gli stereotipi. Tuttavia, l’uscita del singolo è accompagnata da un’accusa di plagio da parte di Wanda Fisher, artista nota per la sua collaborazione con Lucio Battisti, che ravvisa una somiglianza tra “Mammamia” e la sua canzone “Favolosa”, segnalata da Cristiano Malgioglio. Un caso che, in un altro tempo, avrebbe arricchito le performance dei cabarettisti.

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