Festival Primavera Attitude: Un futuro sonoro tra passato e presente

L’undicesima edizione dello Spring Attitude Festival ha celebrato un riuscito connubio tra la gloriosa storia e l’innovazione musicale. Svoltosi negli studi di Cinecittà, il festival ha sapientemente intrecciato il fascino del passato con la visione artistica contemporanea, riflettendo un forte dualismo. Due giorni di sperimentazioni sonore hanno segnato un ritorno alla creatività post-pandemia, culminando in un’esplosione di energia. La nostra esperienza, vissuta il 16 settembre, iniziò con l’esibizione vibrante di Ditonellapiaga, reduce dal successo del suo ultimo album “Camouflage” e vincitrice della Targa Tenco 2022 per la sezione Opera Prima. Sul palco “Molinari”, la sua performance energica, arricchita da brani come “Chimica” e “Disco (i love it)”, ha incantato il pubblico giovane, creando un’atmosfera magica al tramonto romano. L’esibizione, pur breve a causa del fitto programma, ha consolidato la sua posizione di artista eclettica e di successo.
Al “Genera Stage”, dedicato a giovani artisti under 35, Iosonouncane ha proposto una sperimentazione sonora unica, sebbene leggermente compromessa da problemi acustici. L’esperienza è proseguita con Fulminacci, i Red Axes e Cosmo, ma è stata purtroppo interrotta da un’imprevista disorganizzazione logistica. Lunghe code per cibo e servizi igienici, mancanza di chiare indicazioni e un sistema di gestione poco efficiente (molto diverso dal sistema dei token del Jova Beach Party) hanno creato un notevole disagio, tanto da richiedere pubbliche scuse da parte degli organizzatori. La collocazione lontana della zona ristoro dall’area concerti ha costretto molti spettatori a scegliere tra i propri bisogni e la fruizione completa dell’evento.
Superato questo inconveniente, il concerto ha ripreso il suo ritmo coinvolgente. Fulminacci, accompagnato da Willie Peyote e Daniele Silvestri, ha regalato un’esibizione di cantautorato disincantato. Cosmo, invece, ha proposto un’esperienza elettronica ipnotica con luci psichedeliche e accenni politici nei suoi testi. Entrambi gli artisti si sono distinti per il loro stile originale in un panorama musicale spesso omologato. Il duo israeliano Red Axes, con la sua musica post-punk dance, ha infiammato il palco “Genera Stage”, trasformando il concerto in un rave spontaneo. In definitiva, lo Spring Attitude Festival, anche nella singola data del 16 settembre, ha dimostrato come sia possibile coniugare la bellezza del passato con la modernità musicale, sebbene alcuni errori logistici abbiano minato parzialmente l’esperienza complessiva. Foto: Silvia Parisi