L’orrore silenzioso di Barbara Maso

In un luogo nascosto, un uomo trema, preda della paura. Ignorato, trascinato via senza pietà, viene condotto in un laboratorio asettico, privo di qualsiasi sentimento. Lì, in un ambiente infernale, “nelle profondità della terra si forgiava un nuovo mondo”, e scienziati senza scrupoli lo sottopongono a un’esperienza disumana, attendendo la sua trasformazione in una creatura mostruosa. Nel frattempo, Aiden Walker, un uomo dell’Ohio, vive una vita tranquilla fino a quando un violento frastuono interrompe la sua quotidianità. Al suo risveglio, un dolore lancinante alla nuca e una terribile consapevolezza: un’epidemia si è scatenata. Non morti feroci, creature irrazionali guidate da un cieco istinto di morte, seminano terrore e distruzione. Ogni morso sigilla un destino ineluttabile: una trasformazione in una creatura mostruosa, segnata dal sangue e dalla morte. Aiden si ritrova solo, privato degli affetti più cari. Un walkie-talkie gli offre un filo di speranza, la possibilità di un contatto, l’inizio di una lotta per la sopravvivenza. Il gruppo di sopravvissuti si allarga, uniti da una sete di giustizia e dalla tenace volontà di vivere. “Osservandoci attentamente, eravamo solo ombre di noi stessi; il nostro passato, sepolto come le nostre vite precedenti, ormai senza importanza. Eravamo ciò che eravamo, agivamo secondo giustizia, senza compromessi. I nostri abiti luridi, i capelli spettinati, le barbe incolte, le armi strette al corpo, gli occhi spalancati, la pelle bruciata dal sole, le scarpe logore: tutto ciò poco raccontava di noi. Mantenevamo un profilo basso, celando il nostro potenziale letale. Eravamo gli eroi di quest’apocalisse.” Sparatorie, fughe, morti violente. La paura, costante e angosciante, si mescola a un coraggio indomito, forgiato nell’estremo pericolo. Il sangue scorre copioso, in un’apocalisse di terrore e resistenza.