Il modello e influencer Loris Sansotta: un’intensa conversazione senza filtri

Abbiamo incontrato Loris Sansotta, modello e influencer nato a Roma il 19 agosto 1988 da madre romana e padre calabrese. Collaborando con il suo manager, Pierpaolo Ruggeri, ha numerosi progetti in cantiere. Loris, iniziamo subito con una descrizione fisica: altezza e peso? “Misuro 182 centimetri per 90 chili, capelli scuri e occhi verdi”. Preferisci la tua giovinezza tra i 15 e i 23 anni o il periodo successivo? “Tra i 15 e i 23 anni ero decisamente più impulsivo, quasi scatenato, quindi mi sono divertito di più. Ora ho maggiore consapevolezza, ma non posso dire di preferire un periodo all’altro, erano fasi della vita con mentalità diverse. Ripensando ai miei anni più giovani, rido un sacco!”. Qual è il ricordo più vivido del tuo passato? “Ho tanti bei ricordi dei compleanni trascorsi insieme a mia madre. Mi mancano molto quei tempi spensierati”. Qualche episodio sconvolgente durante gli anni scolastici? “Niente di particolarmente traumatico. Ricordo però che al liceo, con alcuni professori, eravamo molto amici, trascorrevamo più tempo a scherzare che a studiare”. Qual è una decisione sbagliata che rimpiangi? “Ne ho prese molte, ma sicuramente quella di investire troppo su persone che non lo meritavano, sia in amicizia che in amore”. Raccontaci di un premio o concorso importante. “Ho vinto numerosi riconoscimenti sportivi come calciatore – campionati, Coppa Lazio – emozioni indescrivibili! Più recentemente, il secondo posto al concorso “Il più bello d’Italia” nel 2018. Eravamo tanti ragazzi, con alcuni sono ancora amico. Per me è stata una vittoria, sapendo poi che il vincitore aveva parenti nella giuria. Non ho mai fatto ricorso, non mi interessava, l’importante era non aver perso; detesto arrivare secondo”. Un rapporto sentimentale particolarmente significativo? “Ho avuto due relazioni importanti. La seconda, con la mia ex Eleonora, mi ha segnato profondamente. La amavo follemente, ma avevamo caratteri troppo diversi. Le sarò sempre legato, non so se troverò mai più un amore così intenso”. Il regalo più bello ricevuto a 18 anni? “La festa a sorpresa organizzata da mia madre, nonostante io non volessi festeggiare. Ha invitato tutti i miei amici, è stata bellissima. Non ho ricevuto molti regali materiali, ma non mi importava, la compagnia delle persone care era ciò che contava. Ricordo una maglia dell’Inter”. Un’esperienza pericolosa? “Da giovani non eravamo certo degli angioletti. Ricordo una volta che scappammo dalla polizia, sfrecciando in scooter modificati davanti ai posti di blocco. Ci inseguivano, ho rischiato di cadere molte volte. Ragazzi, non fatelo mai, è pericoloso!”. Il tuo più grande rimpianto? Il tuo più grande successo? “Il mio più grande rimpianto è non aver mai detto esplicitamente a mia madre quanto le volevo bene, anche se lo sapeva. Il mio più grande successo? Il secondo posto al “Più bello d’Italia” nel 2018, per me una vera vittoria, considerando le circostanze”. Se potessi tornare indietro di quattro anni? “Dovrei tornare indietro di almeno sei! Abbraccerei mia madre, con tutta la forza che ho”. Raccontaci delle tue vecchie amicizie e di un’esperienza pericolosa vissuta da uno di loro. “Da giovani eravamo sempre in giro, combinando guai. I miei amici erano più spericolati di me. Le esperienze più adrenaliniche le vivevamo quasi ogni sera, inventandoci modi per andare a ballare, non sempre leciti. Preferisco non entrare nei dettagli, per non influenzare i ragazzi di oggi. Erano tempi diversi. Se preferisci un aneddoto più leggero, una volta siamo entrati di notte in un parco giochi per rubare gettoni, poi ci siamo messi a saltare sui tappeti elastici, ignari della presenza del guardiano. Lui ha chiamato la polizia, tre di noi sono riusciti a scappare, gli altri tre sono stati presi”. Hai mai avuto relazioni con più donne contemporaneamente? “No, sono una persona molto seria sotto questo aspetto. Da single mi diverto, sempre nel rispetto delle regole, sono molto selettivo, ma in coppia sono fedele”. Il tuo percorso sportivo? “Ho praticato sport fin da piccolo, ho giocato a calcio per 20 anni. Il mio primo allenatore è stato il padre di Gigi Di Biagio, il mister Mario, a cui devo tutto. Oltre al calcio, praticavo nuoto e pugilato. A 23 anni ho subito un grave infortunio al ginocchio, con quattro ricadute, quindi ho dovuto smettere di giocare a calcio. Ho praticato pesistica per due anni, poi ho scoperto il calisthenics, che pratico da nove anni. Il mio coach è Marco Leone, e quest’anno ho anche un nutrizionista, Domenico Bergodi, entrambi i migliori nel loro settore e anche grandi amici”. Un’esperienza folle all’estero? “A Chicago, in ritardo per l’aereo, ho preso un Uber. Il conducente, leggermente alterato, mi ha chiesto quanti soldi avessi. Gli ho dato 40 dollari. Durante il tragitto, mi parlava del Messico e di Tijuana. Mi sono accorto che stava andando nella direzione sbagliata, gli ho chiesto di accelerare, ma dopo mezz’ora ho capito che stavamo girando a vuoto. Gli ho detto di fermarsi, ho preso il suo posto, ho impostato il navigatore e sono arrivato all’aeroporto di O’Hare, rischiando un arresto! Un’esperienza che non dimenticherò mai”. Il periodo migliore della tua vita? “Sono cresciuto negli anni ’90, tempi diversi, i ragazzi erano più svegli di oggi. Noi eravamo scaltri, forse una caratteristica di chi cresce per strada, non in una bolla. Tutto ciò che ho imparato viene da lì”. Un’esperienza strana e inquietante a Roma? “Situazioni inquietanti ne ho vissute molte. Ultimamente ho notato cose strane, sparizioni di oggetti in casa. Ad esempio, ho trovato le chiavi del garage sul tavolo di casa, dopo averle cercate invano in macchina”. La tua band o cantante preferito? “Ascolto tanta musica, canto e suono il pianoforte. Se dovessi scegliere un artista, direi Michael Jackson, il Re! La mia canzone preferita è “Un senso di te” di Elisa”. Le vacanze che ricordi di più? “Le vacanze al mio paese in Calabria, con i miei amici d’infanzia. Momenti adrenalinici? Ne potrei raccontare a miliardi. Da piccoli giocavamo a chi saltava da più alto, sono arrivato a buttarmi dal secondo piano di un palazzo su un cumulo di sabbia dove stavano facendo dei lavori!”. Quest’anno dove andrai in vacanza? “Tornerò in Sardegna! Mi piace molto! Negli anni scorsi sono stato a Mykonos e Gallipoli… avventure! A Mykonos ci hanno cambiato casa tre volte perché la prima era un tugurio!”. Che rapporto hai con i videogame? “Da piccolo adoravo la Playstation, soprattutto i giochi di calcio. Ora ho poco tempo”. Cosa ti piace collezionare? “Da bambino collezionavo fumetti, tutti i manga di Dragon Ball”. Il tuo primo pensiero al mattino? “A mia madre, al mattino e prima di addormentarmi”. Quanto hai bevuto e fumato? E i tuoi amici? “A 15 anni ho fumato qualche canna, ma non ho mai bevuto o fumato abitualmente. Mi sono ubriacato due volte nella vita, perché non bevo e anche poco alcool mi altera. I miei amici invece… rischiano di rimanere secchi ogni sera!”. Il tuo ristorante preferito? Lo sgarro culinario preferito? “Non ho ristoranti preferiti, mi adatto a tutto. Quando sgarro, mangio pizza!”. Sei mai stato in ospedale? “Da bambino, per un problema cardiaco, ero piccolo, non ricordo bene”. Il negozio dove hai fatto più acquisti? “Explosion, il negozio del mio amico Enzetto. Ha roba fantastica, compro anche online”. La tua posizione preferita a letto? “Mi piace stare sopra, sono riservato su questo, ma quando faccio l’amore mi piace avere il controllo”. Un peluche a cui eri affezionato? “Avevo una foca enorme, vinta alla pesca dopo mesi di tentativi”. Serie TV preferite? “Ne finisco una e ne comincio un’altra, ma una delle mie preferite è “Romanzo Criminale””. Il tuo idolo sportivo? “Cristiano Ronaldo, adoro la sua arroganza in campo e lo sguardo prima della partita. Trasmette sicurezza. Secondo me, è stato il calciatore più forte degli ultimi 15 anni, una completezza che non ho mai visto in nessun altro”. Esercizi preferiti di calisthenics? I tuoi massimali? “Faccio calisthenics da anni, sono forte in pull-ups (70 kg) e dips (90 kg, ma posso fare di più)”. I tuoi viaggi? “Ho viaggiato molto: Londra, Madrid, Grecia, Germania, America… presto andrò in Turchia. Madrid mi è rimasta impressa, ero lì per la finale di Champions League del 2010”. Cosa ti ha formato di più? “Sicuramente il pugilato, mi ha insegnato valori e rispetto per l’avversario, disciplina, forza interiore”. Cosa pensi dei concorsi di bellezza? “Alcune dinamiche mi hanno lasciato perplesso, ma si accetta e si va avanti”. Il tuo rapporto con il tuo migliore amico? “Non ci vediamo spesso, lui vive a Bovalino, io a Roma, ma ci siamo sempre l’uno per l’altro da 30 anni”. Hai avuto animali? “Una gattina per 14 anni, Micia, era un amore!”. Cosa pensi dei vegani? “Ognuno ha diritto di scegliere, ma a volte esagerano”. Cosa pensi dei vaccini anti-Covid? “È una scelta personale, conosco persone che hanno avuto problemi dopo il vaccino”. Cosa pensi del catcalling? “È una forma ignorante di apprezzamento, ma a volte si esagera nell’usare questo termine”. Le relazioni a distanza? “Ne ho avute, so che non funzionano a lungo, ma se una persona mi piace la frequento comunque”. L’esperienza più adrenalinica? “Da bambino, facevamo dispetti ai transgender a Caracalla, e un pappone ci ha inseguiti per tutta la Cristoforo Colombo!”. I tuoi obiettivi futuri? “Aprire una mia attività”. Quanto tieni alla tua alimentazione? “Molto, non bevo e non fumo. La mia dieta prevede albume, gallette di riso, proteine post-workout, riso con pollo o tacchino, barrette proteiche e insalata”. Quante operazioni hai subito? “Diverse, al naso, dopo gli infortuni da pugile”. La città che ti ha stupito di più? “New York”. Un’esperienza formativa della tua giovinezza? “Il pugilato, mi ha cambiato”.

Commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *